Il tecnico del Perugia Lamberto Zauli ha analizzato la sconfitta contro la Lucchese ai microfoni di Umbria TV, con una disamina lucida e autocritica della situazione:
"Mi prendo le mie responsabilità. Troppo poco, siamo leggeri in personalità, perdiamo duelli in tutto il campo. Abbiamo fatto un buon primo tempo ma le partite si giudicano alla fine. Dobbiamo pensare a fare un punto alla volta per mantenere questa categoria. Prima di stasera potevamo pensare ai playoff, ora no. La squadra passa da cose positive a negative in pochi secondi senza un apparente motivo. Siamo fragili tecnicamente e in personalità. Ma non mi tiro fuori."
L'allenatore ha poi approfondito le problematiche caratteriali della squadra: "Ci sono delle componenti che si allenano, tante altre si. La personalità, la determinazione di trascinare i compagni non si allenano. Ma con questo non voglio scaricare colpe, anche stasera ci metto la faccia. Eravamo partiti bene trovando il gol e sfiorando il secondo ma poi basta un attimo e cambia tutto. A volte non siamo né tecnici né combattivi. Sto cercando di tirare fuori il massimo da ogni singola persona, perché dipende da noi. Tanta gente sarà arrabbiata con me ed è giusto così, non scappo. Quello che mettiamo in campo non è sufficiente, la squadra sparisce in pochi minuti. Ci sono difetti caratteriali importanti."
Sulla possibilità di un passo indietro, Zauli è stato categorico: "Abbandonare la nave? Faccio sport da quando ho 15 anni e chi fa sport vive anche momenti negativi. Non ci si può arrendere, non fa parte del mio carattere. Altri decideranno questo, non il sottoscritto. Non sarei sereno con me stesso ad abbandonare. Dico questo per cercare di tirar fuori una reazione caratteriale importante dalla squadra. I risultati non sono dalla mia parte. Deciderà la società. Non sono qui a difendere me stesso."
Il mister ha poi chiarito l'intento delle sue parole: "Non voglio scaricare colpe sulla squadra ma la voglio stimolare. Uso questa intervista per stimolare ulteriormente ogni singolo giocatore a spingersi oltre perché quello fatto finora non è nemmeno vicino alla sufficienza."
Sulle scelte tecniche ha spiegato: "I cambi? Giraudo era stato appena ammonito e gli avversari hanno invocato il secondo giallo in un episodio nel finale di primo tempo. Lisi ha giocato con la febbre e mi ha detto che avrebbe potuto fare altri pochi minuti. E' stato un cambio forzato. E' entrato Plaia, un 2006, e ha subito qualche uno contro uno di troppo e Giunti completamente fuori ruolo ma eravamo in grande emergenza in difesa. Loro danno tutto, io di fronte ho dei ragazzi molto seri ma non è sufficiente. Bisogna andare oltre. Voglio stimolarli a fare un'autocritica."
Un plauso particolare è stato riservato a Kanoute: "Ha fatto il giocatore di calcio, con grande personalità. Oggi ho visto in lui tutto quello che ho chiesto finora. In una serata in cui salviamo poco i tre davanti abbiano messo in difficoltà la Lucchese."
Sul confronto post-partita ha aggiunto: "Ognuno deve farsi un'autocritica. Uno sportivo che perde sta male. Non mi piace fare il ruffiano ma dispiace ulteriormente per il fatto che sabato i tifosi erano venuti a darci la carica. E anche oggi erano in tanti. Tutto questo ti fa stare male."
In chiusura, un messaggio di determinazione: "Darò tutto me stesso per tirarci fuori da questa situazione. Questo è il momento di tirare fuori gli attributi. Qui si misurano le persone. Quando sono arrivato mi immaginavo di fare tutt'altro. Tante vicissitudini non ce l'hanno permesso e questa è la situazione. Ma non mi arrendo e non lo farò mai."
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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