Un clima di festa annacquata quello vissuto allo stadio per celebrare il ritorno in Serie C del Forlì. Domenica, nonostante l'atmosfera di giubilo sugli spalti, i padroni di casa sono apparsi con la testa tra le nuvole, permettendo all'Imolese di conquistare una meritata vittoria e togliersi una significativa soddisfazione.

La tribuna ha ospitato numerosi protagonisti della storia biancorossa: dall'ottantenne Antonio Colombo, ancora in gran forma, al "gladiatore" Ivan Salvigni, che il Forlì in Serie C lo portò grazie ai suoi gol. Presenti anche Lorenzo Boattini, storico custode dei "polpacci biancorossi" per quarant'anni, visibilmente commosso, e l'immancabile "Facchinello", al secolo Mauro Bacchi, mascotte della tribuna ed erede del leggendario Valerio.

Prima del fischio d'inizio, un momento di grande emozione ha visto protagonista mister Miramari che, sulle note della colonna sonora de "Il Gladiatore", ha ricevuto una standing ovation dalla tribuna per poi dirigersi, seppur zoppicante, verso i supporters in gradinata. L'ingresso in campo è avvenuto in stile inglese, con capitan Drudi in testa seguito dai compagni, tra due ali formate dai giocatori dell'Imolese da una parte e dai giovani del settore giovanile dall'altra, il tutto sotto una pioggia complice.

Al termine della gara, come ripreso dal Resto del Carlino, l'allenatore Alessandro Miramari ha analizzato lucidamente la prestazione: «Purtroppo il calcio è uno sport in cui le componenti emotive e motivazionali incidono parecchio. Venendo da settimane di festeggiamenti, evidentemente non siamo riusciti a preparare la partita in maniera corretta. La sconfitta è giusta».

Il tecnico ha riconosciuto i meriti degli avversari, evidenziando le lacune dei suoi: «Abbiamo commesso errori imperdonabili. È completamente mancata la volontà di fare cose. Se permetti 3-4 volte all'avversario di presentarsi sei contro uno in area le probabilità di incassare gol si avvicinano al 100%».

Miramari ha poi contestualizzato la sconfitta: «Ci sta di staccare la spina quando hai vinto il campionato, anche il Livorno e la Sambenedettese hanno perso. Adesso si tratta di riattaccarla in vista della poule scudetto, consapevoli che arrivarci con le giuste motivazioni riserverà degli indubbi vantaggi».

Riguardo al futuro, l'allenatore ha lasciato intravedere buone possibilità di continuità: «Abbiamo cominciato a interloquire con la società. È chiaro che serve tempo per capire se le idee combaciano. Qui noi, come staff, siamo stati benissimo, quindi ci sono tutti i presupposti per continuare a lavorare assieme, fermo restando che da ambo le parti vanno fatti alcuni passi».

Ora, dopo questo scivolone casalingo, per il Forlì è tempo di guardare avanti: la Serie C attende i biancorossi, che dovranno ritrovare le giuste motivazioni per affrontare l'impegno della poule scudetto con rinnovato spirito competitivo.

Sezione: Serie D / Data: Mar 06 maggio 2025 alle 12:30
Autore: Davide Guardabascio
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