La terz'ultima giornata di campionato rappresenta un crocevia fondamentale per il Piacenza, impegnato giovedì alle ore 15 sul campo del Riccione. La recente penalizzazione di 15 punti inflitta allo Zenith Prato ha riscritto la classifica nella zona calda, offrendo ai biancorossi un'occasione preziosa per chiudere definitivamente il discorso salvezza.
I calcoli sono semplici: in caso di vittoria del Piacenza contro il Riccione, combinata con i mancati successi di Fiorenzuola (contro il Lentigione) e Sammaurese (contro il Progresso), la formazione di Rossini si porterebbe a +14 sulla quindicesima posizione, raggiungendo matematicamente la permanenza nella categoria.
Una prospettiva che rappresenterebbe una boccata d'ossigeno per una squadra che nelle ultime sei partite ha racimolato appena 5 punti, con l'ultima vittoria che risale al 2 marzo contro il Tuttocuoio. La sfida contro il Riccione, fanalino di coda reduce da sette sconfitte consecutive, appare sulla carta un'occasione imperdibile, ma il tecnico biancorosso non vuole sentir parlare di partita scontata.
«A noi non ci deve interessare in alcun modo quanto successo in fondo alla graduatoria, mi riferisco alla penalizzazione di -15 allo Zenith Prato. La nostra testa deve essere solo ed esclusivamente alla partita col Riccione: innanzitutto perché è una sentenza di primo grado e non ci mette al riparo dal rischio di giocare i playout, dopodiché vogliamo salvarci sul campo con le nostre armi e davanti ci troveremo una squadra particolare», ha dichiarato Rossini alla vigilia dell'incontro.
Il tecnico mette in guardia i suoi giocatori dalle insidie che possono nascondersi dietro una sfida apparentemente agevole: «È vero che il Riccione è ultimo e arriva da 7 sconfitte, è altrettanto vero che poche settimane fa hanno cambiato allenatore e preso due giocatori: una società alla "deriva" non fa una mossa del genere, a meno che non abbia l'intenzione di giocarsi tutte le carte possibili per tentare di salvarsi. Lo dico perché ci troveremo davanti una squadra che darà tutto, di situazioni facili in questo girone non ce ne sono e nessuna è scontata».
Rossini ha poi proseguito: «Noi abbiamo raccolto meno di quanto avremmo meritato in questo ultimo mese però adesso i punti occorre farli perché pesano il triplo a tre giornate dal termine: perciò dobbiamo essere pronti a una vera battaglia».
Interrogato sulle difficoltà incontrate negli ultimi mesi, l'allenatore ha offerto un'analisi lucida: «Giocare bene contro Forlì e Pistoiese paradossalmente è più facile perché affronti squadre che ti lasciano manovrare, in quanto anche loro vogliono farlo. A noi a volte è mancato l'atteggiamento nelle altre partite, la concentrazione mai, quella c'è sempre stata, ne farei più un discorso di "atteggiamento" mancato.
Spesso e volentieri ci siamo fatti male da soli e anche questi sono errori dettati dalla mancanza di "autostima", me li spiego solo così, perché altrimenti sarebbero incredibili. Sono errori che non faremmo mai in una situazione normale, ma che in una stagione così tribolata possono venire fuori».
Nonostante le difficoltà, Rossini preferisce guardare agli aspetti positivi: «A darmi fiducia è che anche domenica, dopo avergli regalato un gol, la squadra ha reagito sul campo. Quattro o cinque mesi fa questo non sarebbe accaduto: al primo errore ci squagliavamo, ora siamo più solidi nella reazione e questo è un aspetto positivo».
Per la trasferta di Riccione, il tecnico dovrà fare i conti con l'emergenza in difesa: Zucchini sarà assente per squalifica, mentre Del Dotto è a rischio forfait. Una situazione che complica ulteriormente i piani di Rossini, chiamato a schierare una formazione competitiva per conquistare tre punti fondamentali nella corsa alla salvezza.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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