Dura e decisa presa di posizione della S.S.D. Barletta 1922 a seguito della recente gara disputata contro il Fasano. La società pugliese ha espresso un profondo e giustificato rammarico che non si limita al risultato sportivo, ma si concentra su una doppia, grave problematica: la qualità della direzione arbitrale, ritenuta inaccettabile, e le pesanti conseguenze fisiche subite da un proprio tesserato.

Il club biancorosso ritiene senza mezzi termini che la gestione del match da parte del direttore di gara sia stata "gravemente inadeguata". Un episodio su tutti viene citato come prova di un giudizio non uniforme e di una mancata tutela: il mancato fischio di un rigore ritenuto "evidente" ai danni dell'attaccante Da Silva. Un errore arbitrale che, secondo la dirigenza del Barletta, avrebbe potuto alterare in maniera significativa l'andamento e l'esito finale della partita, causando un danno sportivo immediato.

A ciò si aggiunge, però, un fatto di portata ben più grave che ha trasformato la rabbia sportiva in seria e drammatica preoccupazione per l'incolumità dei propri atleti. L'attaccante Riccardo Lattanzio ha riportato un serio trauma in seguito a un fallo subito che, in maniera incomprensibile e colpevole, non è stato sanzionato dal direttore di gara. Le sue condizioni sono al momento preoccupanti: Lattanzio è ricoverato d'urgenza presso il nosocomio “Bonomo” di Andria dove si sta sottoponendo a una serie di esami strumentali. Questi esami sono volti ad accertare la presenza di un possibile danno polmonare e l'eventuale, gravosa, necessità di un intervento chirurgico.

Nella visione della società, questo episodio non è un caso isolato. Il comunicato sottolinea come l'attuale gestione delle designazioni arbitrali non stia garantendo alla squadra né un'adeguata tutela né un'uniformità di giudizio. Già in settimana, il Presidente Arturo Romano aveva sentito l'esigenza di inviare una nota formale al designatore arbitrale della C.A.N. D, evidenziando le precedenti problematiche.

La S.S.D. Barletta 1922 ribadisce con fermezza la sua posizione: il club "non si sente adeguatamente tutelato" dalla categoria. La richiesta è chiara e si riassume in una sola parola: rispetto. Rispetto per il lavoro quotidiano profuso in campo e fuori, rispetto per i tesserati, per il pubblico e per l'impegno costante che la società profonde. L'amarezza deriva dal fatto che, ancora una volta, è "il Barletta a pagarne le conseguenze, sportive e – come in questo caso limite – potenzialmente anche fisiche". La società chiude il suo durissimo comunicato in attesa di una reazione ufficiale e di "risposte concrete", affinché episodi di tale gravità, che mettono a rischio l'integrità fisica degli atleti e la regolarità delle competizioni, non abbiano più a ripetersi.

Sezione: Serie D / Data: Lun 01 dicembre 2025 alle 12:35
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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