Il Cjarlins Muzane torna dalla trasferta di Maia Alta con una sconfitta per 2-1 contro l’Obermais, un risultato che pesa sia sulla classifica che sul morale del gruppo. La squadra di casa è stata in grado di capitalizzare al massimo, colpendo due volte su palla inattiva e difendendosi con determinazione nel finale, pur subendo la rete della bandiera firmata da Gabrielli. A fine gara, il tecnico Mauro Zironelli ha offerto un’analisi schietta e priva di alibi, concentrandosi soprattutto sull’aspetto caratteriale e sull’intensità mancata dalla sua formazione.
Zironelli non ha usato mezzi termini nel giudicare l’approccio dei suoi. La chiave del match, a suo avviso, risiedeva nella capacità di imporsi nei contrasti individuali, un fondamentale clamorosamente fallito dal Cjarlins Muzane.
"Dovevamo vincere i duelli e non li abbiamo vinti," ha esordito l'allenatore, arrivando a una conclusione lapidaria: "È giusto che abbiano vinto loro nei momenti cruciali, cioè sui piazzati." Il tecnico ha sottolineato come il terreno di gioco abbia favorito le qualità avversarie: "Questo campo favorisce chi è più forte sulle palle inattive e noi non siamo stati bravi come loro."
La preoccupazione è duplice, non solo per i due gol concessi, ma per il rischio corso: "Oltre ai due gol ne potevano fare altri due sempre da piazzato." Per Zironelli, la squadra deve ritrovare immediatamente la massima attenzione su quello che era stato finora un punto di forza: "Bisogna essere più concentrati e attenti su quello che finora era stata la nostra arma migliore."
Il rammarico di Zironelli è alimentato anche dalla consapevolezza che la partita, a livello tecnico, era alla portata del Cjarlins. Il problema non è stato tanto la creazione di occasioni, quanto la capacità di trasformarle in gol.
"Le occasioni le abbiamo avute, ma ci è mancata quella cattiveria agonistica che loro hanno messo in campo," ha evidenziato Zironelli. Il paragone con l’efficacia avversaria è stato impietoso: "Se avessero avuto le nostre occasioni probabilmente avremmo preso più gol." Mentre gli avversari hanno saputo blindare la loro porta, il Cjarlins Muzane non è riuscito a capitalizzare le chance costruite. Di fronte a questa prestazione, il tecnico non ha dubbi: “Oggi bisogna fare un po’ di mea culpa.”
Interrogato sul peso della sconfitta, soprattutto in relazione alla contemporanea battuta d’arresto del Treviso, concorrente diretto, Zironelli ha preferito non guardare agli altri, concentrando l’attenzione unicamente sui difetti della sua squadra.
"Degli altri non mi interessa. Mi interessava oggi, perché sapevo che era un campo difficile," ha affermato l’allenatore, riconoscendo la forza e la vitalità degli avversari: "La Maia Alta è una squadra viva e lo ha dimostrato."
Il Cjarlins Muzane ha commesso l'errore di impostare la partita in modo sbagliato, affidandosi esclusivamente alle qualità tecniche, che in un contesto così fisico non sono risultate sufficienti: "Noi non siamo stati all’altezza: l’abbiamo messa sulla tecnica, ma non bastava. Quando loro l’hanno portata sul piano fisico, non siamo stati in grado di reggere. Bravi loro."
La sconfitta lascia quindi un sapore amaro, ma fornisce anche indicazioni tattiche e morali fondamentali. Per ritrovare la corsa verso gli obiettivi, il Cjarlins Muzane dovrà dimostrare maggiore intensità, una superiore capacità di vincere i duelli e la voglia di "sporcare" la partita, tutte lezioni che Zironelli ha inteso ribadire con estrema onestà e lucidità ai suoi.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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