Ripartenza Eccellenza, oggi la parola nuovamente ai club

08.03.2021 11:56 di  Davide Guardabascio   vedi letture
Ripartenza Eccellenza, oggi la parola nuovamente ai club
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Sul se e come ripartirà il campionato di Eccellenza, oggi si scrive una nuova ed importante pagina. Alcune regioni hanno già effettuato un sondaggio nei giorni scorsi, tutte le altre, tra cui Lombardia e Lazio, hanno invitato i propri club ad esprimersi entro oggi e dare l'adesione alla ripartenza del massimo campionato regionale.

E che i club che un mese fa erano disposti a ripartire si siano assottigliati in maniera evidente lo dicono i numeri. In Emilia Romagna soltanto dieci club su quarantatre si sono detti disponibili a scendere nuovamente in campo.

Non ci sarebbe da stupirsi se questo trend si confermasse un po' ovunque nello stivale italico, dove soprattutto al sud sembra risieda la maggioranza di società che insistono per la ripartenza.

Appurato infatti che non ci saranno retrocessioni e che i club che non aderiranno ripartiranno comunque dall'Eccellenza, fatti i conti con le problematiche dell'attuazione di un protocollo sanitario identico alla Serie D (con costi davvero importanti per i club coinvolti), è lecito immaginare che molti presidenti vogliano piuttosto pensare alla prossima stagione che va, questa si, programmata con tutti i necessari crismi.

Eppure, al di là di cosa vogliono i club, la FIGC, La Lega Nazionale Dilettanti ed i Comitati Regionali, c'è da fare i conti con la pandemia che sembra diventata quasi un dettaglio nel baillame generatosi.

Infatti, quando anche tutti fossero unanimante convinti di tornare in campo, come vorrebbero (ma siamo sicuri lo vogliano realmente?) i vertici federali e la LND, c'è sempre da fare i conti con il governo nazionale che correttamente porrà sempre davanti a tutto le strategie migliori per contenere la diffusione del covid-19 e le sue varianti.

Ci si dimentica che far ripartire i campionati di Eccellenza significa mettere in moto una macchina che vede impegnate migliaia di persone in campo e fuori. E queste persone a loro volta hanno una propria vita che mette loro in relazione con altri individui. La saggezza avrebbe forse dovuto spingere tutti a fare un passo indietro, ammettere l'errore di voler far ripartitre tutto in estate come se il coronavirus non avesse mietuto, ormai, quasi centomila morti solo nel nostro paese.

Parola ai club dunque e vediamo come andrà a finire.