Torna in campo la Sambenedettese che domani sarà di scena in casa del Livorno per rialzarsi dopo la sconfitta patita domenica scorsa tra le proprie mura amiche al cospetto del Ravenna.
Per analizzare il momento che sta vivendo la squadra rossoblù, quarta in classifica insieme con Ternana e Carpi, abbiamo intervistato il giornalista, conduttore televisivo e scrittore Pierpaolo Flammini, sambenedettese doc.
Domenica è arrivata la sconfitta nel confronto con il Ravenna. Sono le emiliano-romagnole il problema di questa stagione o il fattore "casa" visto che i rossoblù hanno perso tre gare ad oggi e tutte e tre in casa?
«Non c'è due senza tre. E, quindi, contro le tre emiliano-romagnole sono arrivate tre sconfitte. Però di queste, sono con il Carpi la Samb è apparsa un po' spenta. Sia col Forlì che col Ravenna, invece, si può imputare poco alla squadra, in entrambe le partite ci sono state grandi recriminazioni per l'arbitraggio. Nella partita con il Forlì, oltre all'arbitraggio che ci ha messo lo zampino, c'è stato anche qualche errore. Soffrivamo con il centrocampo a due, ed anche Palladini invece di rinforzare la mediana ha cambiato attaccante per attaccante e poi loro in cinque minuti hanno segnato due gol. Poi, dopo la partita col Carpi, Palladini ha cambiato modulo passando dal 4-2-3-1 al 4-3-3. Questo ha risolto il problema dei due centrocampisti che andavano po' in sofferenza perché dovevano correre tanto e durante la partita hanno subito spesso il ritorno delle altre squadre perché comunque era una squadra con quattro attaccanti veri. Contro il Ravenna la squadra è partita bene, ha avuto cinque minuti di sbandamento che sono costati il gol e due occasioni. Non dimentichiamo che tra i fattori c'è anche quello che la Samb è una squadra molto giovane, c'era in campo un ragazzo 2006 alla sua terza partita. Dopo il gol del Ravenna, il primo tempo è stato segnato dal nervosismo dovuto alle decisioni dell'arbitro. Nella ripresa la Samb ha giocato sempre costantemente nella trequarti avversaria, tirando diverse volte. Bisognerebbe approfondire due temi che la Lega Pro dovrà affrontare: chi decide quali arbitri devono arbitrare determinate partite, in base a quali meriti o demeriti, e poi c'è il tema gravissimo, per come si sta sviluppando, che è quello della FVS (Football Video Support è il sistema che è stato adottato in serie C per aiutare gli arbitri a correggere le proprie decisioni sbagliate, rivedendo specifici episodi su richiesta, ndr). Tornando alla partita, la Samb ha fatto quello che doveva fare, il Ravenna è una squadra forte e si difesa anche in maniera intelligente. Una sconfitta indolore da questo punto di vista, con i tifosi stessi che hanno intonato il coro "Vi vogliamo così"».
Quali sono le indicazioni di questo avvio di stagione per la Samb?
«Inizialmente c'era molto timore per i tanti esordienti in categoria ed invece l'approccio è stato più che positivo. I giovani si stanno facendo valere. Anche contro il Ravenna nove undicesimi della squadra non avevano mai giocato in serie C, tutti tranne Eusepi e Candellori dei titolari. Ed anche tra i subentrati credo che il solo Sbaffo aveva esperienze in terza serie. Quindi si tratta di una squadra non solo molto giovane, ma che ha pescato tanto tra i migliori elementi giovani della serie D ed in alcuni casi anche dell'Eccellenza, come Bongelli. Quindi l'approccio alla serie C poteva essere devastante nelle prime partite, al di là che poi dopo Carpi c'è stato un po' di malumore e contestazione. Però, oggettivamente, si poteva rischiare. Invece, la gara di Coppa Italia con la Vis Pesaro e le prime partite di campionato hanno dimostrato che questa è una squadra che la Serie C la può fare e può affrontare tutte le altre alla pari. Non è certo una squadra materasso che poi lotta acqua alla gola per la salvezza. Ora è in piena zona play-off, probabilmente le mancano dei punti perché con Forlì, Capri e Ravenna sono sconfitte che potevano andare diversamente. Con la stessa Pianese è arrivato un pareggio ma praticamente con un solo tiro in porta subito e poteva essere tranquillamente una vittoria. È una squadra che poteva avere qualche punto in più. La società ha scelto la politica giusta di valorizzare i giovani, in ottica sia prospettica che di eventuali plusvalenze anche perché sono tutti calciatori di proprietà e con contratti di due o tre anni, tranne Tosi e Martins che sono in prestito. Ovviamente questo è propedeutico anche per la crescita, perché l'anno prossimo questi ragazzi non saranno più esordienti in categoria ed avranno accumulato la giusta esperienza».
Sabato c'è la sfida con il Livorno, altra neopromossa dalla Serie D. I toscani non hanno cominciato benissimo questa stagione. Che partita si aspetta e quali possono essere le insidie di questo match?
«L'avvio di stagione del Livorno è quello di cui avevano paura qui a San Benedetto. C'era questa paura. Adesso loro sono in una situazione oggettivamente difficile e di questa situazione la Samb deve approfittare di questa situazione. Nella prima fase della partita non deve consentire ai toscani di essere troppo pericoloso ed indirizzarla in un certo modo. Anche perché l'ambiente di Livorno è un ambiente caldo e non bisogna dare loro la possibilità di prendere entusiasmo. Mi aspetto che la Samb continui il percorso fatto fin qui dove fuori casa non ha mai perso anche perché ha delle qualità chiare: i rossoblù sono una squadra molto aggressiva, soprattutto a centrocampo, ed è veloce nelle ripartenze. Elementi che fuori casa sin qui hanno reso più che in casa, dando segni di solidità notevole. Loro di certo faranno una partita importante per uscire dalla situazione in cui sono».
Oggettivamente Arezzo, Ravenna ed Ascoli stanno tenendo un ritmo insostenibile davanti. C'è la possibilità che nella lotta per la B si possa inserire un altro club?
«Vedendo questa classifica dopo nove giornate mi sembra quasi impossibile. Poi il calcio può sorprendere talvolta. Diciamo che lo scontro della Samb con il Ravenna rappresentava anche una sorta di sogno, quello di diventare inseguitrice. Purtoppo la sconfitta ha il suo peso. Detto che questo ritmo attuale statistiche alla mano sembra davvero insostenibile fino alla fine del campionato, tra loro si devono ancora incontrare e poi ci sono anche altri scontri. Come media punti, quindi, si andrà a scendere. Però nove punti sono tanti... loro sono formazioni forti e puntano alla serie B da inizio campionato. Magari una delle tre potrebbe avere un crollo, due su tre è estremamente improbabile ma tre su tre è quasi impossibile che accada. Squadre come la Samb devono pensare prima a raggiungere la quota salvezza prima possibile e poi si può pensare ad altri obiettivi. Delle tre comunque ne vincerà una sola, poi le altre andranno ai play-off. Di mezzo poi c'è pure il calciomercato di gennaio».
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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