Brescia, rinviato a giudizio Cellino: contestati reati fiscali

15.02.2023 22:15 di Francesco Vigliotti   vedi letture
Brescia, rinviato a giudizio Cellino: contestati reati fiscali
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Massimo Cellino, noto imprenditore sardo, non sembra uscito completamente dal tunnel giudiziario nonostante la recente decisione della Cassazione di annullare un maxi sequestro da 59 milioni di euro alle società a lui riconducibili. Infatti, la Procura della Repubblica ha proseguito le indagini sulla sua attività e nei giorni scorsi il sostituto procuratore Erica Battaglia ha chiesto il rinvio a giudizio dell'imprenditore per reati fiscali.

L'udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 5 luglio e l'imprenditore dovrà presentarsi in tribunale per difendersi dalle accuse mosse contro di lui. La vicenda giudiziaria in cui è coinvolto Cellino risale al 2021, anno in cui è stato indagato per reati fiscali, ma solo adesso sembra si stia avvicinando ad una svolta.

Massimo Cellino è noto per essere stato proprietario di diverse società calcistiche italiane, tra cui il Cagliari, il Leeds United e il Brescia Calcio. Proprio per quest'ultima società, il tribunale di Brescia aveva disposto il sequestro di beni per un valore di 59 milioni di euro, ritenuti frutto di attività illecite. Tuttavia, la Cassazione ha annullato questa decisione a seguito di un ricorso presentato dalla difesa dell'imprenditore.

Nonostante questo successo giudiziario, l'imprenditore sardo sembra dover affrontare ancora diverse sfide legali. Il rinvio a giudizio per reati fiscali è solo uno dei procedimenti a cui dovrà fare fronte, e le conseguenze delle accuse potrebbero essere pesanti, anche in termini di immagine.

Il mondo degli affari e quello del calcio sono spesso caratterizzati da forti pressioni e dalla necessità di raggiungere risultati a tutti i costi. Tuttavia, la giustizia deve fare il suo corso, e l'attività delle procure deve essere sempre attenta e scrupolosa nel verificare eventuali comportamenti illeciti.

In ogni caso, Massimo Cellino avrà l'opportunità di difendersi in tribunale, dimostrando la sua innocenza o accettando le eventuali conseguenze delle proprie azioni. Sarà interessante seguire gli sviluppi di questa vicenda e capire se l'imprenditore sardo riuscirà ad uscire indenne da questa situazione.