Il derby tra Treviso e Mestre porta la firma d’autore di Tommaso Brevi. È stata la sua rete a decidere una delle sfide più sentite della stagione, regalando ai biancocelesti tre punti che profumano di gloria e confermano le ambizioni della squadra. Al termine della gara, l'eroe di giornata si è presentato ai microfoni visibilmente emozionato, raccontando le sensazioni vissute in quegli istanti magici.
«Speravo tantissimo di segnare, lo sognavo. Vincere il derby e fare gol sotto la curva è stato bellissimo» ha esordito Brevi, descrivendo l'esplosione di gioia condivisa con il cuore pulsante del tifo trevigiano. Per il calciatore si è trattato di un riscatto personale arrivato dopo un periodo buio, segnato da un infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi per molto tempo: «Sono stato fuori due mesi e mezzo, quindi questa soddisfazione è ancora più grande. Dedico il gol alla mia ragazza e ai miei amici».
Nonostante in carriera abbia realizzato prodezze balistiche tecnicamente più complesse, l'importanza del contesto ha reso questa marcatura indimenticabile. «Ho fatto anche gol più belli di questo, ma segnarlo sotto la curva, in un derby, è stato unico» ha ammesso il centrocampista, che ha poi ripercorso i secondi concitati dell'azione decisiva: «Quando la palla ha colpito il palo ci sono rimasto un po’ male, poi però ho visto il pallone entrare e ho festeggiato sotto la curva».
La vittoria nel derby chiude un girone d'andata importante, ma Brevi predica umiltà e non vuole cali di tensione in vista della seconda parte del campionato. Secondo il calciatore, il cammino verso l'obiettivo finale è ancora lungo e impervio: «Ora però mancano ancora 17 partite: 17 battaglie. Dobbiamo azzerare tutto e ripartire ancora meglio rispetto al girone d’andata».
Il segreto di questo Treviso, secondo l'autore del gol vittoria, risiede nella cooperazione totale di un organico dove tutti si sentono protagonisti: «Abbiamo segnato con 15 giocatori diversi: ognuno mette il proprio mattoncino. Siamo una squadra molto unita». Una coesione che nasce dal sacrificio quotidiano durante la settimana: «Io lavoro sempre, cerco di spingere e migliorarmi ogni giorno. Se ti alleni con costanza, le soddisfazioni arrivano». In chiusura, un pensiero colmo di gratitudine per la cornice di pubblico che ha spinto la squadra verso il successo: «È bellissimo giocare con tanta gente allo stadio e li ringraziamo sempre».
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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