Si conclude con un pareggio a reti bianche il 2025 della Pianese, capace di fermare la corazzata Ternana tra le mura amiche del Comunale di Piancastagnaio. Uno 0-0 che regala alle "zebrette" un punto di immenso valore, ottenuto al termine di una gara che i padroni di casa hanno provato a vincere in ogni modo, specialmente dopo che gli umbri sono rimasti in inferiorità numerica per l'espulsione di Vallocchia poco dopo il ventesimo minuto della prima frazione.
Nonostante il vantaggio dell'uomo in più per gran parte del match, mister Alessandro Birindelli ha voluto mantenere i piedi per terra, analizzando le insidie psicologiche di una simile situazione. «Quando capitano situazioni di questo tipo, soprattutto all’inizio della gara, c’è sempre il rischio che i ragazzi non percepiscano subito il pericolo e inizino a portare tanti uomini in avanti, aprendo spazi che poi la squadra avversaria può sfruttare» ha avvertito il tecnico nel post-partita. Birindelli ha speso parole di grande stima per l'avversario: «Stiamo parlando della Ternana, che secondo me è tra le prime quattro del campionato come rosa, e oggi lo ha dimostrato: è una squadra importante, fisica, con giocatori non solo da Serie C ma anche di categoria superiore».
Dal punto di vista della manovra, la Pianese ha faticato a scardinare il fortino eretto dai rossoverdi, complici anche le caratteristiche del rettangolo di gioco. «Dal punto di vista tattico, quando si gioca in dieci su un campo con queste dimensioni, paradossalmente diventa più complicato – ha spiegato l’allenatore –. Gli spazi sono già ridotti rispetto ad altri campi e, se provi ad aprire la squadra avversaria con un possesso lento e compassato, diventa tutto più facile per chi difende». Secondo il mister, sarebbe servita una circolazione di palla più rapida e imprevedibile, cercata solo in parte dai suoi ragazzi.
Sulla stessa lunghezza d'onda il difensore Matteo Gorelli, che ha riconosciuto l'onestà del risultato e le difficoltà oggettive dell'incontro. «Se si guardano le due squadre sulla carta bisogna essere onesti e dire che non c’è paragone in termini di qualità e di nomi. Poi, come sempre, è il campo a raccontare un’altra storia» ha ammesso il centrale classe '91. Gorelli ha evidenziato come la Ternana, una volta rimasta in dieci, abbia blindato la porta: «Loro si sono chiusi con cinque uomini dietro ed è diventato difficile trovare spazi. A noi è mancata la qualità nell’uno contro uno, la capacità di saltare l’uomo e creare una superiorità davanti».
Tuttavia, il bilancio di fine anno resta estremamente positivo per la formazione toscana, che arriva alla sosta con una striscia di cinque risultati utili consecutivi e una ritrovata solidità difensiva. «Abbiamo migliorato il bottino dello scorso anno e questo rende le prospettive per il 2026 positive» ha concluso Birindelli, pur fissando già l'agenda per il rientro: «Il girone di ritorno sarà ancora più duro. Io conosco una sola ricetta ed è il lavoro quotidiano». Un concetto ribadito anche da Gorelli, che guarda al futuro con serenità: «Speriamo che nel girone di ritorno qualcosa ci venga restituito. L’ambiente ci permette di lavorare con tranquillità e questo è fondamentale».
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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