Il Siracusa chiude l'anno solare nel modo più esaltante possibile, travolgendo il Trapani per 3-0 in un derby dominato dal primo all'ultimo minuto davanti al pubblico del "De Simone".
Una vittoria che non regala solo tre punti pesanti, ma che certifica la definitiva maturazione di un gruppo che sembra aver trovato la quadratura del cerchio proprio nel momento più importante. Al termine della sfida, il direttore sportivo Antonello Laneri ha analizzato la prestazione con grande entusiasmo, sottolineando la crescita esponenziale della formazione aretusea.
“Abbiamo fatto una partita stellare, ma uno che vede allenare i giocatori tutti i giorni si aspettava una prestazione così”, ha esordito il dirigente azzurro, rimarcando come l'ottima prova offerta nel derby sia il naturale frutto del lavoro quotidiano svolto sul campo. Secondo Laneri, il merito principale di questa metamorfosi va attribuito alla guida tecnica: “Oggi abbiamo raccolto tutto quello che non era stato raccolto in altre gare, il merito va al mister che lavora quotidianamente su questi principi”. Il direttore ha poi evidenziato come la condizione atletica di alcuni elementi chiave, arrivati in ritardo durante l'estate, sia ormai ottimale: “Adesso c'è una vera squadra: stiamo arrivando ora ad essere tutti compatti e in grado di lavorare l'uno per l'altro”.
Il legame tra Laneri e la piazza di Siracusa resta uno dei pilastri del progetto societario. Il ds ha voluto ribadire l'affetto che lo lega alla città, ringraziando i tifosi per il calore mostrato durante il match: “Se sono tornato a Siracusa è perché questa città mi ha dato tanto e ci tengo a dare una mano. Siracusa mi stupisce sempre, la gente ci sostiene”. Sul fronte societario, Laneri ha parlato di un clima di grande trasparenza, fondamentale per pianificare le prossime mosse: “Con la proprietà c'è un rapporto schietto, vediamo se si riuscirà ad arrivare a un punto per continuare tranquillamente e dare soddisfazioni a chi ci segue”.
Nonostante l'euforia per il netto successo sui granata, il direttore sportivo mantiene i piedi ben saldi a terra per quanto riguarda l'obiettivo stagionale. Sebbene la squadra mostri un'identità di gioco sempre più definita, la quota salvezza resta il primo traguardo da tagliare: “La salvezza sarà sui 38-40 punti, ma noi non guardiamo la classifica: da qui alla fine, ogni sfida sarà importante”. Un accenno, infine, è stato rivolto alla prossima finestra di riparazione, senza però sbilanciarsi troppo: “A gennaio vedremo quello che succederà. I nostri ragazzi sono professionisti esemplari che danno il massimo quando scendono in campo”. Il Siracusa si gode dunque il meritato riposo, con la consapevolezza di aver intrapreso la strada giusta per un 2026 da protagonista.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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