Si chiude a reti bianche la sfida del "Marcello Torre" tra Paganese e Fasano, ma nonostante lo 0-0 finale, l’analisi di mister Raffaele Novelli nel post-gara è carica di contenuti che vanno ben oltre il semplice tabellino.
Il tecnico azzurrostellato ha approfittato della conferenza stampa per ribadire i pilastri del progetto tecnico e societario, mettendo l'accento su un'identità precisa che la squadra sta acquisendo settimana dopo settimana.
"Io rispetto le idee di tutti i miei colleghi, ma noi abbiamo un’idea diversa di calcio", ha esordito con fermezza Novelli, tracciando un solco netto tra la sua filosofia e quella dei pragmatici del risultato a ogni costo. "Nessuno vince le partite da solo: si vince attraverso l’idea, l’organizzazione e il lavoro quotidiano". Un approccio che si riflette anche nella gestione dei singoli, come nel caso del recupero di Faella: "Va ricostruito sotto l’aspetto fisico dopo l’operazione. Non giocava da molto tempo ma ha dato grande disponibilità; deve imparare a leggere alcune situazioni, ma con la volontà ci arriverà". Parole di stima sono arrivate anche per Langella, capace di reggere l'intero match nonostante la lunga inattività, senza dimenticare la gestione strategica dei giovani nati nel 2007.
Analizzando l'andamento del match, Novelli non ha nascosto un pizzico di rammarico per le occasioni sfumate, specialmente nei primi quarantacinque minuti in cui la Paganese ha spinto con vigore. "Nel primo tempo abbiamo creato tanto. La squadra è stata intensa, corta, ha costruito gioco mantenendo alti i ritmi", ha spiegato il mister, sottolineando come la corsia di sinistra sia stata la principale fonte di pericoli per il Fasano. "Indipendentemente dagli interpreti, l’idea è stata quella giusta e tutti hanno fatto una buona partita".
Un passaggio cruciale del suo intervento ha riguardato il calciomercato e la visione della proprietà. In un periodo in cui molte squadre stravolgono le rose, Novelli ha scelto la via della coerenza: "In estate è stata fatta una scelta precisa: costruire un gruppo, non accumulare nomi. Questa squadra è nata così e per me è la migliore possibile. Non desidero altri giocatori, voglio dare continuità a questo gruppo fino all’ultimo secondo dell’ultima giornata". Una dichiarazione di fedeltà assoluta verso i propri calciatori, legata a un obiettivo di crescita che non si esaurisce con la posizione in graduatoria: "Nessuno pensava di essere in testa, perché non ci siamo mai posti il problema di vincere o non vincere, ma di costruire".
In chiusura, il tecnico ha voluto dedicare un pensiero profondo alla piazza di Pagani, sottolineando l'eccezionalità dell'ambiente dal punto di vista umano, un fattore che considera determinante per i successi futuri. "Alleno da tanti anni e questa è una delle poche realtà che cura davvero l’aspetto umano. Anche nelle sconfitte non si è mai perso equilibrio. Qui ci si sente rispettati come uomini prima che come calciatori, ed è da questo che nascono le basi per un futuro solido", ha concluso Novelli, porgendo i propri auguri alla città.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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