L'Alcione Milano si sta imponendo come una delle realtà più interessanti e stabili del panorama della Serie C. Al suo secondo anno tra i professionisti, la formazione arancione si è saldamente insediata nella parte alta della classifica del Girone A, un risultato che non è frutto del caso.
Dietro l’attuale quinto posto dei ragazzi guidati da mister Cusatis si cela un cammino meticoloso, pianificato su scelte attente, solidità tecnica e una prospettiva che privilegia il lungo termine.
A fare il punto sul lavoro svolto, sulle ambizioni future e sulle aree di sviluppo necessarie per un consolidamento duraturo nella categoria è il Direttore Sportivo Matteo Mavilla, in un’intervista esclusiva rilasciata ai microfoni di TuttoC.
La collocazione stabile dell'Alcione nella zona nobile della classifica ha suscitato un certo clamore, ma il Direttore Mavilla non si è detto particolarmente sorpreso dall'andamento della squadra. «A inizio stagione i propositi sono sempre i migliori, quindi non sono sorpreso», ha affermato, mantenendo però un approccio pragmatico e cauto. Ha subito richiamato l'attenzione sulla necessità di non abbassare la guardia: «però sappiamo bene di essere solamente a un terzo della stagione e che dobbiamo lavorare sodo tutti i giorni se vogliamo confermarci».
L'estate scorsa ha visto la dirigenza orange operare con audacia, realizzando diverse acquisizioni che, a distanza di mesi, si possono considerare vincenti. Mavilla ha illustrato la complessità dell’operare sul mercato in una categoria come la terza serie, dove la competizione con club di lunga tradizione è serrata. «È difficile perché siamo soltanto al secondo anno nei professionisti e sicuramente non abbiamo ancora il blasone di altre piazze», ha riconosciuto il dirigente. Tuttavia, questa mancanza è stata sopperita da altri fattori determinanti: «però grazie alla serietà e all’ambizione della società ci siamo creati una buona reputazione e adesso siamo riconosciuti come una realtà solida e appetibile».
Uno degli aspetti che maggiormente distingue l'Alcione dalla media delle altre società è la forte continuità nel progetto tecnico, un filo conduttore che unisce l’allenatore ai giocatori più esperti del gruppo. Mavilla ha identificato proprio in questo elemento la principale fonte di forza del club: «Penso che la nostra forza sia quella di aver dato continuità per creare un’identità forte, mantenendo l’equilibrio anche nei momenti difficili». Questa filosofia richiede un investimento di fiducia e pazienza: «Per fare questo bisogna credere nelle persone e ci vuole tempo, che non significa stare fermi a guardare sperando che le cose vadano bene, ma al contrario mettersi sempre in discussione e pensare tutti i giorni a come poter migliorare».
Per trasformare l'attuale successo in una stabilità duratura, il Direttore Sportivo ha delineato le aree cruciali su cui l'Alcione dovrà concentrarsi per "stabilizzarsi" definitivamente nella categoria professionistica. «Sicuramente l’ampliamento delle strutture e la costruzione del proprio stadio, il cui progetto è imminente», ha indicato come priorità assolute a livello infrastrutturale. A ciò si aggiunge l'esigenza di arricchire l'organico societario: «oltre all’inserimento di figure professionali che siano un valore, adatte al nostro contesto». Infine, c'è l’obiettivo di rafforzare il legame emotivo con la città: «In seguito ci piacerebbe anche suscitare sempre più interesse in modo da creare un seguito di sostenitori a cui piace la storia di una società sana che nasce come settore giovanile e arriva nei professionisti».
In conclusione, interrogato sulla possibilità che l'Alcione possa lottare stabilmente per le prime cinque o sei posizioni del girone, considerate le prestigiose concorrenti come Vicenza, Lecco e Brescia, Mavilla ha lasciato trasparire l'ambizione della società: «Dal momento che siamo in questa posizione, l’obiettivo è quello di fare tutto il possibile per rimanerci». Un segnale chiaro di come il club non intenda porsi limiti, ma voglia giocarsi ogni chance per confermare e superare l'ottimo lavoro finora svolto.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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