L'Arezzo domina il Girone B e sfoggia un reparto offensivo di notevole potenza. L'ottimo rendimento della squadra amaranto è motivo di grande soddisfazione per la società e, in particolare, per il direttore sportivo e leggenda del club, Aniello Cutolo. Tuttavia, nonostante l'entusiasmo, l'ex attaccante si è dimostrato cauto sulle ambizioni della squadra, come ha raccontato in una recente intervista a Rai Radio 1 Sport.

Cutolo ha espresso la tipica prudenza che accompagna i momenti di successo, pur riconoscendo l'eccellente avvio di stagione. «Un po’ di scaramanzia ce l’ho, da buon napoletano ma è innegabile che la partenza sia stata importante», ha affermato il dirigente. Sottolineando la filosofia della squadra, ha aggiunto: «Siamo umili e concentrati sull’obiettivo, consapevoli del percorso che abbiamo intrapreso ormai da due anni. Abbiamo voluto costruire un gruppo solido».

Le vittorie, come quella ottenuta contro il Ravenna, non fanno altro che rafforzare la mentalità vincente: «Vittorie come quella di Ravenna aiutano a rafforzare l’autostima e la consapevolezza». Cutolo, però, non si fa illusioni sulla difficoltà del campionato, riconoscendo il valore delle rivali: «Il girone è molto competitivo, ci sono squadre attrezzate come Ascoli, Ravenna, Ternana, che affronteremo sabato».

Un plauso particolare è stato rivolto all'allenatore, Marco Bucchi, artefice del solido progetto tecnico. «Bucchi sta dando un’impronta forte alla squadra e alla sua crescita. Sta costruendo qualcosa di solido», ha spiegato il DS. La posizione di vertice non è un caso, ma il risultato di una visione precisa: «Non siamo lì per caso: c’è programmazione, c’è lavoro, c’è una squadra che sa cosa vuole».

Il passaggio dalla carriera in campo a quella dirigenziale sembra aver giovato a Cutolo, che vive la sua nuova veste con forte motivazione. «È un ruolo che vivo con entusiasmo», ha confessato. L'emozione di una vittoria, a sorpresa, è addirittura più intensa oggi: «L’altro giorno riflettevo sul fatto che oggi, da direttore, mi godo meglio una vittoria rispetto a quando ero in campo».

Il dirigente ha voluto però sottolineare che nulla è dovuto, ma è frutto della collaborazione costante di tutti. «Ma nulla è scontato: è un lavoro condiviso ogni giorno con tutta la struttura, dal presidente al magazziniere. Ognuno porta il suo contributo», ha precisato. Il suo approccio è di supporto continuo ai calciatori: «Accetto gli errori e le critiche con umiltà, cercando sempre di dare supporto ai ragazzi». Questa unione d'intenti si riflette sulla rosa: «Questo gruppo ci rende orgogliosi: abbiamo 23-24 giocatori coinvolti, ed è questa la forza che ci rende competitivi».

L'amore per Arezzo, ormai la sua casa da anni, è un sentimento radicato. «Questa è una piazza che ti forma e ti fa crescere. Ho avuto la fortuna di chiudere qui la carriera e di iniziare il mio percorso da dirigente». La fiducia riposta in lui dal presidente è stata cruciale: «Il presidente Manzo mi ha dato fiducia e insieme ci siamo prefissati obiettivi ambiziosi».

Cutolo ha voluto infine evidenziare il grande impegno della proprietà: «Lui stesso, in sei anni, ha compiuto investimenti importanti e moltissimi sacrifici. Dobbiamo portare avanti il suo entusiasmo e cercare di regalargli soddisfazioni». La ricetta del successo, per Cutolo, è semplice e trasparente: «Il nostro lavoro si basa su condivisione, trasparenza e fiducia reciproca, sia con il presidente che con il mister. È questo che ci permette di restare uniti e coerenti con le linee guida che ci siamo dati».

Sezione: Serie C / Data: Mer 22 ottobre 2025 alle 09:45
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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