In seguito al posticipo dell'incontro con il Taranto, Gianni Vrenna, numero uno del Crotone, ha convocato i giornalisti per esprimere la sua forte insoddisfazione verso l'attuale organizzazione della Serie C e sollecitare un rinnovamento dell'intero sistema calcistico nazionale.

Lo sfogo del presidente

"È giunto il momento che anche il Crotone dica la sua. Questo campionato è altamente distorto e, come sempre, a pagarne il prezzo siamo noi, che rispettiamo le regole", ha affermato con decisione Vrenna durante l'incontro con la stampa.

Nel suo intervento, il massimo dirigente calabrese ha richiamato alla memoria episodi precedenti che hanno penalizzato il club, come la sanzione ricevuta nella massima serie per la vicenda legata al Chievo Verona e i problemi avuti durante la fase finale della stagione 2023.

"Restammo fermi un mese e alla prima partita fummo eliminati", ha ricordato Vrenna riferendosi ai playoff posticipati perché alcuni club partecipanti non erano in regola con i versamenti dovuti.

La situazione attuale

La frustrazione del presidente è amplificata dagli sviluppi recenti: "Si parla dell'esclusione di Taranto e altre squadre. Se accadesse, ci ritroveremmo con sei punti in meno e due partite in meno. È una situazione inaccettabile".

Questa dichiarazione evidenzia come le irregolarità di alcune società finiscano per danneggiare chi invece opera nel rispetto di tutti i regolamenti, creando disparità competitive e organizzative all'interno del campionato.

Le proposte per il futuro

Nella sua analisi, Vrenna ha posto l'accento sulla necessità di rinnovare profondamente la struttura della Lega Pro, suggerendo la creazione di due raggruppamenti più sostenibili economicamente e l'innalzamento dei requisiti per l'iscrizione ai campionati.

"Non si può più avere una Serie C con 60 squadre, molte delle quali senza stadio e senza solidità economica. Servono regole più rigide e un format di playoff più equo", ha sottolineato il presidente, evidenziando come l'attuale configurazione del torneo non sia più sostenibile.

L'ultimatum

La conferenza stampa si è conclusa con un messaggio inequivocabile rivolto alle istituzioni sportive: "Se non cambia nulla, il Crotone non ha più intenzione di investire in questo sistema".

Un avvertimento che risuona come un vero e proprio ultimatum ai vertici del calcio italiano, ora chiamati a fornire risposte concrete alle problematiche sollevate dal club pitagorico.

La presa di posizione del Crotone potrebbe rappresentare un punto di svolta nel dibattito sulla riforma del calcio professionistico italiano, in particolare per quanto riguarda la terza serie nazionale, da tempo al centro di discussioni per le sue criticità strutturali ed economiche.

Resta da vedere se questo appello troverà ascolto presso gli organi competenti e se altre società si uniranno alla richiesta di cambiamento avanzata con forza dal presidente Vrenna.

Sezione: Serie C / Data: Ven 28 febbraio 2025 alle 17:45
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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