Un'annata sorprendente, costruita su un progetto giovane e coraggioso. La Virtus Verona si guarda alle spalle con soddisfazione dopo una stagione che ha superato le attese iniziali. A tracciare il bilancio è il direttore generale Diego Campedelli che, intervistato dal quotidiano L'Arena, ha analizzato il percorso della formazione rossoblù.

"La stagione è andata oltre le più rosee aspettative anche perché partivamo da un'estate in cui ci avevano lasciato diversi veterani. Siamo ripartiti da poche certezze, ma siamo stati bravi tutti insieme a inserire giovani e amalgamarli", ha dichiarato il dirigente, sottolineando la difficoltà iniziale di un progetto tecnico rivoluzionato dopo l'addio di alcuni punti fermi della rosa.

Campedelli ha poi evidenziato come gli infortuni abbiano condizionato il rendimento della squadra, lasciando un interrogativo su quali risultati avrebbe potuto raggiungere la Virtus con l'organico al completo: "Rimpianti? Mi piacerebbe capire cosa si sarebbe potuto fare senza tutti gli infortunati che ci hanno un po' falcidiato la rosa".

Nel ripercorrere i momenti chiave della stagione, il direttore generale non ha avuto dubbi nell'identificare il periodo più esaltante: "Il momento più bello è il filotto di cinque vittorie all'inizio del girone di ritorno dove si percepiva l'unione e lo spirito di gruppo della Virtus e la qualità dei singoli". Una serie di risultati che ha evidenziato la forza di un collettivo che, superati i dubbi iniziali, ha trovato la propria identità.

Proprio le incertezze dell'avvio di campionato rappresentano per Campedelli il momento più complicato dell'annata: "Il momento più brutto invece è stato all'inizio fino al derby con il Caldiero dell'andata, navigavamo nei dubbi, temendo di aver esagerato coi giovani. Qualche paura c'era ed era giusto averne, sapendo però che il campionato è lungo e Gigi (Fresco NdR) è un bravo allenatore e ha un passo in più anche sul piano psicologico". Un passaggio che evidenzia la fiducia riposta nell'esperienza del tecnico, capace di guidare il gruppo anche nei momenti di maggiore difficoltà.

Guardando al futuro, Campedelli non nasconde l'ambizione di puntare alla Serie B, pur mantenendo i piedi per terra e consapevole delle limitazioni economiche della società: "È giusto sognare perché senza sogni non ci si alza nemmeno alla mattina per andare a lavorare. Però bisogna essere obiettivi, la Virtus ha il 59esimo budget della categoria per cui se dico che vogliamo andare in B devono volerci andare tutti".

Un invito chiaro alla compattezza e alla condivisione degli obiettivi, nella consapevolezza che per un club dalle risorse limitate, il salto di categoria può avvenire solo attraverso il contributo collettivo di tutte le componenti.

Sezione: Serie C / Data: Mar 13 maggio 2025 alle 14:45
Autore: Michele Caffarelli
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