Un vero e proprio colpo di scena scuote l'ambiente della Sambenedettese. A soli due giorni dal match clou contro la capolista Arezzo, il Presidente Massi ha deciso di dare una brusca scossa all'ambiente esonerando il tecnico Ottavio Palladini. L'ultima, deludente, prestazione in Coppa Italia contro il Brescia è stata la miccia che ha fatto precipitare la situazione.

Sebbene la decisione sia giunta in un momento inatteso, essa trova radici in una serie di risultati ampiamente al di sotto delle aspettative. La Samb, infatti, ha raccolto soltanto tre punti in sette giornate di campionato, un bilancio estremamente negativo frutto di una combinazione di sfortuna e demeriti. Erano ormai evidenti le difficoltà della squadra nel trovare la via del gol e, soprattutto, nel portare a casa i tre punti.

A livello tecnico, il giudizio è stato severo: era stata notata una cronica incapacità della rosa di proporre varianti tattiche utili a modificare l’inerzia delle partite. A questo si aggiungeva l'impressione che il gioco espresso fosse poco adatto alle caratteristiche dei giocatori, che spesso apparivano "evanescenti" sul campo.

Il paradosso della situazione è accentuato da quanto accaduto solo dieci giorni fa, quando il Presidente Massi, ospite della trasmissione Fattore C su Rai Radio 1 Sport, aveva dichiarato pubblicamente soddisfazione per il cammino della squadra, ritenuta ancora in acque sicure. Perché, dunque, questa drastica inversione di rotta proprio alla vigilia di una sfida così importante?

Nonostante il calendario immediato (con le successive gare contro Rimini, Pontedera e Vis Pesaro) sembrasse offrire l'opportunità di invertire il trend in maniera graduale prima della finestra di mercato, la società ha optato per l'intervento immediato.

A spingere per la rottura sono stati diversi fattori: la forte pressione della piazza, il notevole calo dell’entusiasmo (testimoniato anche dalla riduzione delle presenze allo stadio) e la convinzione che il gioco proposto non fosse idoneo ad affrontare con successo un girone di ritorno che si preannuncia più competitivo, specialmente con il rientro in corsa di squadre blasonate come Perugia e Livorno. La percezione era che non si potesse più rimandare il cambio di rotta.

Con l'esonero di Palladini, scatta ufficialmente il toto-allenatori. La guida della squadra per l'imminente scontro contro l'Arezzo sarà affidata, almeno momentaneamente, a Marco Mancinelli, un tecnico che gode di stima in casa Samb per il buon rendimento ottenuto in Serie D due stagioni fa.

In attesa di una decisione definitiva, in tribuna circolano diversi nomi:

Mirko Cudini, reduce da tre stagioni giudicate complicate.

Tiziano De Patre, ex rossoblù molto stimato, che a Notaresco aveva dimostrato buone idee tattiche con il suo 3-5-2 pur disponendo di una rosa modesta.

Francesco Modesto, profilo giovane, scelto due anni fa dall’Atalanta proprio per la sua conclamata capacità di lavorare con i giovani.

Il compito di scegliere il successore ricade ora interamente sul Direttore Sportivo De Angelis. Il suo lavoro non sarà limitato alla sola individuazione del tecnico più adatto, ma dovrà estendersi a un'attenta valutazione di ogni singolo giocatore, al fine di restituire la necessaria affidabilità a una rosa che, onestamente, non ha saputo rendere secondo le aspettative sotto la guida di Ottavio Palladini.

Sezione: Serie C / Data: Ven 28 novembre 2025 alle 18:55
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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