Una vera e propria rivoluzione che non sembra conoscere pause. L'Acireale Calcio prosegue senza sosta la propria attività di mercato, mettendo a segno operazioni su operazioni ben prima dell'apertura ufficiale della finestra invernale di trasferimenti, prevista per il prossimo dicembre. Un'attività frenetica che sta caratterizzando la società granata e che sta ridisegnando profondamente il volto dell'organico, sollevando non pochi interrogativi sulla stabilità del progetto tecnico.

Negli ultimi tre mesi, il club siciliano ha portato a termine ben ventisette operazioni tra entrate e uscite, un numero che fotografa impietosamente il fallimento del mercato estivo e che appare destinato ad aumentare ulteriormente nelle prossime settimane, quando la sessione di riparazione entrerà nel vivo.

La campagna acquisti della scorsa estate, che doveva gettare le basi per una stagione ambiziosa, si è rivelata un'illusione di breve durata. Le scelte operate a giugno e luglio sono state rapidamente ridimensionate, portando la dirigenza a un'incessante opera di correzione che ha coinvolto oltre un quarto dell'intera rosa a disposizione dello staff tecnico.

Le undici partenze registrate nel trimestre hanno visto lasciare Acireale giocatori che, almeno sulla carta, dovevano rappresentare elementi portanti del progetto: Pelle, Parisi, Leoni, De Caro, Onazi, Riggio, Manfrellotti, Damcevski, Jansen, Russotto e Maletic hanno tutti salutato la maglia granata, creando vuoti che la società ha tentato di colmare con una campagna acquisti altrettanto massiccia.

Sul versante opposto, ben sedici nuovi volti hanno fatto il proprio ingresso nell'organico acese. Negri, Baglione, Martins, Rapisarda, Hebeck, Maugeri, Genovese, Amore, Di Pietro, Demoleon, Manfrellotti, Vitale, Kean, Algueche, Tourè e Lo Faso rappresentano i rinforzi con cui la dirigenza ha tentato di puntellare la squadra e di dare nuovo impulso alle ambizioni stagionali.

Un particolare curioso riguarda Manfrellotti, che compare sia nella lista delle partenze che in quella degli arrivi, testimoniando la complessità e l'articolazione delle operazioni condotte dalla società.

Questo vorticoso via vai di giocatori solleva interrogativi che vanno oltre i semplici numeri. L'impossibilità di garantire continuità all'organico si riflette inevitabilmente sul campo, dove diventa arduo costruire meccanismi di gioco consolidati, sviluppare automatismi e forgiare un'identità tattica riconoscibile.

Per un allenatore, lavorare con un gruppo in continua evoluzione rappresenta una sfida estremamente complessa. Ogni nuovo innesto richiede tempo per l'ambientamento, per l'inserimento negli schemi tattici, per la creazione di intesa con i compagni. Quando questi processi vengono interrotti sistematicamente dall'arrivo di altri elementi o dalla partenza di chi aveva appena iniziato a integrarsi, il rischio di creare una squadra senza un'anima diventa concreto.

Con l'apertura ufficiale del mercato invernale all'orizzonte, all'Acireale Calcio si prevede un'ulteriore accelerazione delle operazioni. I ventisette movimenti già registrati potrebbero rappresentare soltanto l'antipasto di una sessione di gennaio che si preannuncia altrettanto movimentata.

La dirigenza si trova ora davanti a un bivio cruciale: continuare sulla strada delle continue modifiche alla rosa, nella speranza di trovare la formula vincente, oppure cercare finalmente di stabilizzare il gruppo, dando tempo e fiducia agli elementi già presenti in organico.

Una cosa appare certa: la strategia adottata finora non ha prodotto i risultati sperati, come dimostra la necessità di intervenire così massicciamente su una campagna acquisti conclusasi appena qualche mese fa. La sfida per la società granata sarà quella di trovare un equilibrio tra l'esigenza di competitività immediata e la costruzione di un progetto sostenibile nel medio-lungo periodo, evitando che la continua rotazione di giocatori si trasformi in un ostacolo insormontabile alla crescita della squadra.

Sezione: Serie D / Data: Ven 21 novembre 2025 alle 10:30
Autore: Nicolas Lopez
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