Il Pavia Calcio si trova in una fase di profonda ristrutturazione dell'organico. Mentre la prima squadra si prepara ad affrontare domenica la Leon al Fortunati, dopo il derby disputato sabato contro la Vogherese, la società azzurra sta lavorando intensamente per ridimensionare una rosa considerata eccessivamente abbondante sia dal punto di vista numerico che economico.

L'intervento sulla composizione della squadra è stato confermato dal direttore sportivo Nicola Raso, che ha delineato con chiarezza gli obiettivi del club lombardo per questa stagione e per il futuro. La strategia prevede una significativa riduzione del numero di tesserati, con particolare attenzione alla gestione dei calciatori che fino a questo momento non hanno trovato spazio nel campionato di Serie D.

Il processo di sfoltimento della rosa è già iniziato nelle scorse settimane con diverse operazioni in uscita. Il primo a lasciare il club è stato Davide Di Quinzio, che ha ottenuto lo svincolo e ha trovato una nuova sistemazione in Eccellenza alla Caronnese. A inizio settimana è arrivata la notizia dell'addio del difensore Franco Veron.

Una situazione particolare riguarda il centrocampista ligure Edoardo Oneto, 29 anni, attualmente fuori rosa ma che continua ad allenarsi al Fortunati, seppure individualmente e separatamente dal resto del gruppo squadra. In precedenza aveva già rescisso il contratto Andrea Pagni, attaccante classe 2006 che ha proseguito la sua carriera al Sora.

In controtendenza rispetto alle numerose partenze, il Pavia ha registrato anche un arrivo alla vigilia del derby. Si tratta della mezzala Davide Pirrotta, anch'egli classe 2006, cresciuto nelle giovanili di Tritium e Giana Erminio e con un'esperienza alla Triestina alle spalle. Il giovane centrocampista ha fatto il suo debutto in maglia azzurra entrando nella ripresa proprio durante la gara contro la Vogherese.

Il direttore sportivo Nicola Raso ha illustrato con franchezza il piano della società, partendo da una situazione iniziale poco sostenibile. «Come avevo anticipato al mio arrivo, in accordo con la società si era deciso di snellire un rosa della Prima squadra che avevo trovato composta da 32 elementi, sia esperti che diversi giovani», ha dichiarato il dirigente azzurro al quotidiano "La Provincia Pavese".

L'obiettivo dichiarato è ambizioso ma necessario: «L'obiettivo è ridurla di 8-10 elementi. Una rosa con troppi "Over" non solo di giovani che non stanno trovando spazio in questo girone d'andata». Una riduzione così significativa permetterebbe al Pavia di alleggerire sia la gestione tecnica che quella economica, liberando risorse attualmente impegnate per giocatori sostanzialmente inutilizzati.

L'intervento sull'attuale rosa non risponde soltanto a esigenze contingenti, ma si inserisce in una visione più ampia del futuro del club. Raso ha posto l'accento sulla necessità di costruire un progetto sostenibile e orientato alla valorizzazione dei talenti emergenti.

«Bisogna investire per allestire una squadra di serie D che possa far bene, pensando prima di tutto ad un progetto nuovo di valorizzazione del settore giovanile», ha spiegato il direttore sportivo, delineando una strategia a medio-lungo termine che mette al centro la crescita dei giovani calciatori piuttosto che investimenti onerosi su giocatori esperti.

Raso ha affrontato con pragmatismo anche il tema delle ambizioni future del club, ponendo l'accento sui limiti strutturali che attualmente impediscono di pensare a traguardi più ambiziosi. «Per pensare di costruire una squadra per la serie C bisogna essere realisti. Abbiamo strutture e viabilità attorno allo stadio che non concede realisticamente di pensare ad un salto a breve tra i professionisti. Servono interventi del Comune, non solo investimenti della società», ha affermato con franchezza.

Una dichiarazione che sottolinea come eventuali ambizioni di categoria superiore passino necessariamente attraverso investimenti infrastrutturali che vanno oltre le possibilità della società e che richiedono il coinvolgimento delle istituzioni locali. Il messaggio è chiaro: prima di sognare il professionismo, servono le condizioni strutturali adeguate.

Guardando al presente, dopo un periodo di alti e bassi, il Pavia ha ritrovato una certa continuità di risultati con una vittoria e quattro pareggi consecutivi. Un trend positivo confermato anche dai numeri: nelle ultime gare la squadra di mister Antonio Filippini ha realizzato sei reti subendone soltanto due, dimostrando una maggiore solidità difensiva e una crescente efficacia in fase offensiva.

«Certamente in queste gare abbiamo realizzato 6 reti subendone solo 2, quindi questo è un buon punto di partenza. Ora serve qualche vittoria per fare un ulteriore scatto per risalire la classifica. Ci concentriamo sulla seconda gara casalinga quella che ci attende con la Leon», ha concluso Raso, sottolineando come la continuità nei risultati debba ora trasformarsi in vittorie per permettere alla squadra di migliorare la propria posizione in classifica.

Mentre il tecnico Filippini resta concentrato sul campo e sulla preparazione della prossima sfida casalinga contro la Leon, la società continua quindi a lavorare su più fronti: da un lato la necessaria razionalizzazione della rosa, dall'altro la costruzione di un progetto tecnico sostenibile che possa garantire competitività in Serie D valorizzando i giovani talenti. Un equilibrio difficile ma necessario per assicurare al Pavia Calcio un futuro solido e prospettive di crescita graduale ma concreta.

Sezione: Serie D / Data: Gio 20 novembre 2025 alle 22:30
Autore: Cristo Ludovico Papa
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