La storia recente del Messina, segnata da incertezze societarie, ha aggiunto un nuovo capitolo con la recente decisione della giustizia sportiva. La Sezione Disciplinare del Tribunale Federale Nazionale (TFN) ha inflitto una pesante ammenda di 10mila euro al club siciliano, chiudendo una vicenda che si trascinava da quasi un anno.

La contestazione origina da quanto accaduto all'inizio di gennaio, quando l'allora Acr Messina passò di mano dalla famiglia Sciotto all'Aad Invest Group, una fiduciaria lussemburghese. Il nodo cruciale è stato la mancata presentazione alla Coaps (Commissione che valuta l’Acquisizione e le Partecipazioni Societarie, istituita dalla Covisoc) degli incartamenti richiesti.

La Coaps aveva vanamente sollecitato agli amministratori dell'epoca, Doudou Cissè e Alexandre Chateaux, la documentazione necessaria ad attestare la solidità finanziaria della nuova proprietà.

Questa inadempienza aveva già portato il club a patteggiare a luglio, ma la successiva mancata erogazione della somma pattuita aveva portato, a fine ottobre, al deferimento. A quel punto, il rischio di subire una nuova penalizzazione in classifica, che si sarebbe aggiunta all'attuale -14, era tutt'altro che remoto.

È stato l'avvocato Luis Vizzino, già difensore del "vecchio" Acr e confermato dal subentrante Racing City Group, a scongiurare un aggravamento della situazione. Il legale è riuscito a formalizzare una nuova intesa con la giustizia sportiva.

Nelle carte depositate, si legge che "prima dell’apertura dell’udienza la Procura Federale e la società Acr Messina Srl, in liquidazione giudiziale, hanno depositato proposta di accordo rimessa alla valutazione del Tribunale”. Il TFN, ascoltati in udienza l'Avv. Alessandro D’Oria per la Procura Federale e l'Avv. Luis Vizzino per il club, ha ritenuto che "la qualificazione dei fatti operata dalle parti è corretta, così come congrua è la sanzione proposta", dichiarando di conseguenza "efficace l’accordo".

Il Tribunale Federale Nazionale, presieduto da Carlo Sica con relatori Francesca Paola Rinaldi e Luca Voglino, ha quindi "definitivamente pronunciando, applica alla società ACR Messina Srl, in liquidazione giudiziale, la sanzione di euro 10.000 di ammenda e dichiara la chiusura del procedimento".

La sentenza, decisa nella Camera di consiglio del 20 novembre 2025, include un’avvertenza: nel caso in cui la decisione non venga eseguita integralmente, nel rispetto dei termini e delle modalità dell’accordo, si applicherà quanto previsto dall’Art. 127, commi 4 e 5, CGS, riaprendo potenzialmente il rischio di conseguenze peggiori per il club, che risponde per responsabilità diretta e oggettiva in relazione alle violazioni commesse dai suoi dirigenti.

Sezione: Serie D / Data: Gio 20 novembre 2025 alle 20:05
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
vedi letture
Print