Quella che avrebbe dovuto essere una giornata di celebrazione e un nuovo inizio per la Paganese si è trasformata in un caso mediatico che sta infiammando il dibattito tra tifosi, addetti ai lavori e semplici appassionati.

La conferenza stampa di sabato 14 giugno, tenutasi presso la Baccaro Art Gallery di Pagani per presentare ufficialmente il nuovo direttore sportivo Antonio Bocchetti, è stata infatti segnata da un'inattesa e controversa decisione: l'esclusione di tre storici giornalisti locali. Peppe Nocera, Carmine Torino e Raffaele Consiglio non sono stati invitati e, di fatto, sono stati dichiarati "non graditi" dalla società azzurrostellata.

La notizia, rapidamente diffusasi, ha immediatamente generato un'ampia discussione, specialmente sui social network. Numerosi tifosi hanno espresso il proprio forte dissenso verso quella che è stata percepita come una censura ingiustificata. Questi professionisti, infatti, da anni raccontano con competenza, passione e uno spirito critico le vicende della "Stella", rappresentando un punto di riferimento informativo per la comunità locale.

L'allontanamento di Nocera, Torino e Consiglio, giornalisti che hanno seguito e documentato la storia recente del club con cronache puntuali e una presenza costante anche nei momenti più complessi, non è passato inosservato. Al contrario, la vicenda ha suscitato profonda indignazione in diversi ambienti del giornalismo sportivo locale. Molti leggono in questo gesto una preoccupante chiusura nei confronti del diritto-dovere di cronaca, oltre che un segnale di rottura con principi fondamentali come il pluralismo, la libertà di stampa e la trasparenza, valori che dovrebbero essere cardine di ogni sana realtà sportiva.

In un periodo in cui una ritrovata coesione tra società, stampa e tifoseria sarebbe auspicabile e necessaria per dare slancio a un progetto sportivo credibile e condiviso, la scelta della Paganese appare come un vero e proprio autogol. Questa "falsa partenza" rischia di compromettere fin da subito il clima generale attorno alla nuova stagione, creando attriti anziché favorire un ambiente sereno e collaborativo.

Le motivazioni ufficiali della società, sebbene non siano state esplicitate pubblicamente, sembrerebbero affondare le radici in dissapori pregressi o in valutazioni soggettive sull'operato dei tre giornalisti. Tuttavia, ciò che emerge con forza dal malcontento generale, e che è stato più volte ribadito anche da parte dei tifosi, è la necessità di superare logiche divisive e personalistiche. Al loro posto, si invoca un dialogo maturo e rispettoso dei diversi ruoli all'interno della comunità sportiva.

Come sottolineato anche nell'articolo originale di tuttopaganese.com, il giornalismo sportivo locale non è un ostacolo, ma una risorsa preziosa. Esso rappresenta un presidio culturale e sociale, capace di raccontare il calcio in tutte le sue sfumature, ma anche di tenere viva la memoria collettiva di una piazza come quella paganese, da sempre caratterizzata da passione e partecipazione. Privarsi di tale risorsa, o peggio ancora, operare selezioni arbitrarie, rischia di creare una pericolosa frattura all'interno della comunità calcistica stessa.

Nel frattempo, mentre la dirigenza azzurrostellata prosegue il proprio lavoro per la costruzione della nuova stagione sportiva, l'eco di questa vicenda rimane forte. Al di là dei nomi specifici coinvolti, l'episodio solleva interrogativi profondi sul rapporto tra i club e la stampa, sulla gestione della comunicazione e sul significato stesso di appartenenza a una realtà che, per sua natura, dovrebbe unire le persone piuttosto che dividerle. La speranza è che questo incidente serva da monito per un approccio più inclusivo e trasparente in futuro.

Sezione: Serie D / Data: Lun 16 giugno 2025 alle 21:00
Autore: Redazione Notiziario del Calcio
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