È un’espressione decisamente mesta, accompagnata da un sorriso amaro e carico di frustrazione, quella che si disegna sul volto di Arnaldo Franzini all’indomani della beffarda sconfitta maturata contro la Correggese. Ma più della smorfia, sono le dichiarazioni del tecnico, noto per l'equilibrio e l'attenta ponderazione delle parole, a rivelarsi inaspettatamente incisive e senza filtri. La situazione, a detta dell'allenatore del Piacenza, impone una linea netta di bilancio e una presa di coscienza immediata.

Come riportato da sportpiacenza.it, Franzini ha sottolineato come la squadra abbia sviluppato una propria fisionomia ben definita, una precisa personalità in campo e una manovra di gioco apprezzabile, ma che tutto questo svanisce in un’area di campo specifica. Il nocciolo della questione è stato esposto con chiarezza in conferenza:

«Arriva un momento in cui tiri una linea e tracci un bilancio. Siamo una squadra con una sua identità, una sua personalità e un suo gioco: anche oggi in area sono passati diversi palloni, molti palloni. Il problema rimane sempre lo stesso negli ultimi 15 metri, non riusciamo a capitalizzare ed è un problema che dobbiamo risolvere perché stiamo perdendo punti e occasioni. Nel complesso è questo che ci manca».

Il ragionamento del mister, tuttavia, non si concentra sulla critica a un singolo elemento, ma investe l'intero reparto offensivo. L’attacco biancorosso è apparso, ancora una volta, poco incisivo, con scarsa lucidità nell'area avversaria e una cronica incapacità di prendere la decisione corretta nei momenti cruciali, rivelandosi troppo impreciso anche in situazioni potenzialmente semplici.

La squadra, nonostante ciò, continua a produrre una mole di gioco notevole, ma la voce relativa ai gol segnati continua a registrare un deficit estremo. Il tecnico, sebbene possa orchestrare la manovra fino al limite dell'area, non può in alcun modo sostituirsi ai suoi attaccanti nell’atto finale della finalizzazione. La sconfitta, poi, è arrivata con dinamiche che ne aumentano il peso sul morale:

«Ripeto, la pazienza non è infinita, stiamo buttando via punti e occasioni. Anche oggi», ha ripreso Franzini, «che partita volete commentare? Siamo riusciti nell’incredibile impresa di perdere una gara in cui non abbiamo subito nemmeno un tiro in porta?».

Il tecnico ha poi analizzato l'episodio decisivo della partita. La rete che ha deciso l'incontro, l'autogol di Putzolu, non è stata infatti il frutto di una manovra ben orchestrata dagli avversari: «Perché l’autogol di Putzolu non nasce da una loro azione, piuttosto era un banalissimo cross rasoterra deviato da un nostro giocatore, ha centrato il palo destro, quello sinistro e poi è entrato in rete. Tuttavia non è questo il problema, lo è il fatto che abbiamo giocato una gran bella partita, comandato il gioco, fatto passare in area diversi palloni e per un motivo o per l’altro non riusciamo mai a buttarla dentro».

La frustrazione è palpabile e conduce Franzini a respingere l'alibi della sfortuna: «E non può essere sempre sfortuna», ha proseguito, «non attacchiamoci sempre a questo discorso, non creiamoci un alibi, è evidente che abbiamo un problema grosso, che riguarda tutto il reparto, in fase di realizzazione e ci dobbiamo dare una svegliata. L’avevo già detto». Il messaggio è chiaro e si riassume in poche parole inequivocabili: «C'è un evidente problema a segnare, davanti sprechiamo l'impossibile».

Sezione: Serie D / Data: Gio 20 novembre 2025 alle 16:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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