Luigi Barbiero, coordinatore del Dipartimento Interregionale della Lega Nazionale Dilettanti (LND), ha delineato un quadro di profonde trasformazioni per la Serie D. Intervenuto al programma Pianeta Dilettanti di Nino Neri, il dirigente ha affrontato temi cruciali che spaziano dalla ristrutturazione del format alla disciplina finanziaria, fino alla gestione dei giovani calciatori.

Il cambiamento più significativo in programma riguarda la struttura stessa del campionato. Barbiero ha infatti annunciato l'intenzione di varare una nuova configurazione: «Vorremmo proporre un cambio di format della D, con otto gironi da 20 squadre». La novità non si limiterebbe all'allargamento dei raggruppamenti, ma coinvolgerebbe anche la promozione in Serie C. Le otto formazioni che si classificheranno al primo posto in ogni girone otterranno l'accesso diretto alla categoria superiore, ma il Direttore ha rivelato un'interessante novità per la nona promossa: «Le prime di ogni raggruppamento vanno in C, poi stiamo studiando un percorso di playoff che andrà a designare la nona promossa».

Un altro punto focale è la stabilità finanziaria dei club e la lotta contro le inadempienze economiche che rischiano di falsare il torneo. Barbiero ha sottolineato i progressi già compiuti nella stagione precedente: «La scorsa stagione abbiamo invitato i club a depositare le liberatorie entro il 31 gennaio e l'83% dei club hanno ottemperato». Le società che non si sono adeguate nei tempi, pur ottenendo l'iscrizione, sono state penalizzate: «Le società che hanno ritardato il deposito delle liberatorie e che hanno però ottenuto l'iscrizione alla D sono state deferite al TFN e penalizzate di due punti in classifica».

Il coordinatore ha poi preannunciato una norma ancora più stringente per il prossimo futuro, volta a garantire la regolarità finanziaria. «Tutte le società di quarta serie saranno obbligate al 31 gennaio 2026 a presentare le liberatorie al 31 dicembre 2025, altrimenti scatta un punto di penalizzazione per ogni mensilità non corrisposta».

Questo rigore è motivato dal desiderio di evitare situazioni che minano la credibilità del campionato, come accaduto in passato: «I casi Akragas e anche altri vanno a determinarsi nella fase decisiva del campionato e vanno ad incidere sulla classifica del torneo. Il nostro obiettivo è quello che tutte le squadre partecipanti possano avere la sicurezza che le consorelle siano in regola».

Infine, Barbiero ha toccato il delicato tema della Regola Under, precisando che ogni decisione viene presa solo dopo un confronto con le società: «Noi prendiamo le decisioni dopo aver consultato le società. Abbiamo chiesto ai club in merito all'utilizzo dei giovani per il prossimo biennio, attendiamo l'esito della consultazione per programmare e impostare».

L'obiettivo generale del Dipartimento è incoraggiare una maggiore autosufficienza dei club nella formazione dei talenti. «Io credo che tutte le società di D, campi e risorse permettendo, possano allestire una filiera di squadre del settore giovanile e nelle loro Prime Squadre possono avere uno/due calciatori provenienti dal proprio vivaio», ha concluso Barbiero, spingendo per un investimento più strutturato sul settore giovanile come base per la crescita sostenibile delle squadre di Serie D.

Sezione: Serie D / Data: Mer 22 ottobre 2025 alle 12:20
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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