Il Piacenza non si ferma più. Con il netto 4-1 inflitto al Tropical Coriano, i biancorossi guidati da Arnaldo Franzini ottengono la quarta vittoria consecutiva in campionato, un risultato che nella storia recente del club mancava dai tempi della Serie C, quando l'attuale tecnico era già alla guida della squadra. Nonostante un campo insidioso e le potenziali trappole emotive dopo i recenti impegni di alta classifica, il Piacenza ha dimostrato solidità e cinismo, chiudendo la pratica già nel primo tempo e superando indenne anche l'episodio dell'inferiorità numerica, a dimostrazione di una ritrovata maturità. Al termine del match, il tecnico Arnaldo Franzini ha analizzato la prestazione e il momento d'oro della sua squadra, commentando il segnale lanciato dal gruppo, l'inseguimento alla vetta e il crescente entusiasmo del pubblico.
Domanda: Mister Franzini, una vittoria netta per 4-1 contro il Tropical Coriano. Lei l'aveva presentata come una possibile "buccia di banana", ma il Piacenza ha dato dimostrazione di una superiorità evidente. Una prova di forza non banale, specialmente considerando che in dieci uomini la gara avrebbe potuto complicarsi.
Franzini: Non era un risultato scontato, secondo me. C’è sempre il rischio, dopo una partita d’alta classifica come quella giocata domenica scorsa, di affrontare una squadra impelagata in fondo alla classifica – che tra l'altro, non molto tempo fa, ha fatto soffrire la Pistoiese – e avere dei problemi. Invece, siamo stati bravi: l’abbiamo approcciata bene. La squadra ha dimostrato subito di voler mettere in chiaro come stavano le cose. Poi c'è stato l'episodio dell'uomo in meno; anche lì siamo stati bravi ad approfittarne subito e a chiuderla già nel primo tempo. È un fatto molto importante, quindi va bene così.
Domanda: Poteva avere dei dubbi per l’assenza di una punta centrale, ma ha giocato con Mustacchio e D’Agostino davanti, e le risposte sono arrivate da tutti, sempre molto positive.
Franzini: La cosa più bella e positiva è sicuramente che chiunque entri in campo, anche ragazzi che magari non hanno giocato tanto o si trovano in posizioni un po’ particolari, sta facendo molto bene. Questo è un po’ lo spirito di gruppo che chiedevo all’inizio dell’anno. Il gruppo è questo: quando ci sono dei problemi, quando ci sono delle assenze, farsi trovare pronti. Sono stati molto bravi. La Coppa Italia ci ha aiutato; i tre turni sono stati utili a mantenere tanti ragazzi "sulla corda", e poi si sono fatti trovare pronti anche in campionato.
Domanda: Quattro vittorie consecutive. Il Piacenza non lo faceva dai tempi della Serie C con lei in panchina. Si ritorna a Franzini, ma siete ancora a tre punti dalla vetta. Tutti corrono.
Franzini: È chiaro che gli altri stanno facendo risultati, hanno accelerato quasi tutte. Nelle ultime otto partite abbiamo recuperato punti a tutte le nostre concorrenti, però, con lo score che abbiamo ottenuto, forse potevamo essere anche qualcosina più avanti. Però siamo lì. Qualche squadra l’abbiamo messa dietro, qualcuna l’abbiamo ripresa. Il campionato è lungo. L’importante è che guardiamo noi e continuiamo a fare quello che stiamo facendo con grande intensità e grande qualità.
Domanda: Cosa manca, secondo lei, alla squadra per arrivare al 100% in questo momento?
Franzini: In questo momento la squadra è molto vicina al 100%. Nelle ultime partite, specialmente, è difficile trovare qualcosa che non va, perché lavoriamo bene nella fase difensiva, creiamo, segniamo. Soprattutto, facciamo risultato, vinciamo. È l’unica cosa che conta alla fine. Direi che la perfezione non c’è mai, però sicuramente stiamo facendo molto bene.
Domanda: Visto che sulla partita c’è poco da analizzare per la troppa differenza in campo, buttiamo un occhio sulla tribuna. I tifosi che dall’alto si abbassano per essere ancora più caldi nei confronti della squadra: che segnale è?
Franzini: È un segnale ottimo. I tifosi stanno dimostrando, dall’inizio della stagione, un grande attaccamento. Quando andiamo fuori casa sono sempre tantissimi, anche in casa c’è grande partecipazione. Siamo contenti, si sente questa vicinanza. Credo che la squadra lo meriti e abbia trascinato un po’ tutto l’ambiente a ritrovare entusiasmo, anche se, ripeto, siamo ancora lontani da tutto. Però sicuramente un ambiente così aiuta.
Domanda: Quanto le dispiace il gol preso?
Franzini: Mi dispiace perché potevamo mantenere la terza partita consecutiva la porta inviolata. Mi dicono che c’era un fuorigioco clamoroso, incredibile, davanti al portiere. Non me ne sono neanche accorto, a dire la verità. Dispiace un po’ perché è venuto comunque da una punizione che abbiamo regalato. Sulle punizioni avevamo lavorato tanto in settimana, perché loro sono molto pericolosi anche se erano usciti Pacchione e Cannino. Sono molto bravi sulle palle inattive, per cui, in ogni caso, poteva essere un pericolo, e così è stato.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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