Settimo risultato utile consecutivo (Coppa inclusa) per il Potenza, che nell'ultima giornata ha compiuto un'autentica impresa: strappare un pareggio in casa della capolista Catania, giocando in inferiorità numerica dal diciannovesimo minuto del primo tempo a causa dell'espulsione di Bruschi.
Al termine di una partita infinita, il tecnico Pietro De Giorgio è intervenuto in sala stampa, trasformando la sua analisi in un sentito elogio per la professionalità e il carattere dei suoi giocatori.
Emergenza totale e una prova di carattere eccezionale
De Giorgio ha subito messo in luce le difficoltà che hanno preceduto e accompagnato la gara, fornendo un quadro di emergenza quasi totale. «Veniamo da tre partite in una settimana. Se già avevamo sette infortunati e ne perdiamo altri sei per virus intestinale, diventa complicato», ha spiegato. «Fare una partita del genere – la terza settimanale – con dodici infortunati è davvero difficile».
La situazione ha costretto a scelte estreme, come l'impiego di giocatori fuori ruolo e l'utilizzo di atleti non al meglio, compreso Balzano, reduce da un virus intestinale. «Abbiamo giocato con Maisto esterno d'attacco perché non avevamo più attaccanti. Poi lo stesso Maisto si è infortunato per strada nel primo tempo», ha raccontato il tecnico, aggiungendo che l'espulsione ha complicato ulteriormente lo scenario.
Il risultato, però, è stato la miglior risposta alle difficoltà. «Devo dire che si è confermato quello che penso fin da agosto: abbiamo dei ragazzi eccezionali», ha ribadito con orgoglio De Giorgio, sottolineando la loro integrità professionale. «Oggi è arrivata un'ulteriore dimostrazione».
L'analisi tattica: possesso palla in dieci uomini
Il pareggio contro il Catania, una squadra di altissimo livello, è considerato dall'allenatore un risultato che va oltre il semplice punto in classifica. «Credo sia stata una prestazione incredibile», ha affermato De Giorgio, che ha supportato il suo giudizio con dati statistici sorprendenti.
Nonostante l'inferiorità numerica per 91 minuti, la squadra è riuscita a mantenere alta la qualità del gioco. «La cosa che mi è piaciuta tanto è che, in 10 contro 11, abbiamo fatto anche possesso palla: quasi il 50% per entrambe le squadre», ha rivelato il tecnico. Un dato che testimonia una mentalità fuori dal comune: «Tenere il 47-48% noi e 52-53% loro significa un dato straordinario. Dimostra una squadra con personalità incredibile».
Sul piano difensivo, la prestazione è stata impeccabile. «Nel secondo tempo abbiamo concesso veramente poco al Catania, tranne qualche palla buttata in area dove loro hanno una struttura fisica importante», ha spiegato. Il Catania ha colpito poco in modo diretto, limitandosi a mischie e seconde palle, un segnale della grande attenzione tattica della Pergolettese.
L'espulsione di Bruschi e la questione FVS
Inevitabile un commento sull'espulsione di Bruschi, che ha condizionato la gara. De Giorgio ha difeso il suo giocatore, escludendo l'intenzionalità del gesto. «Conoscendo il ragazzo, non fa un fallo neanche a pagarlo – non ha nelle corde quel tipo di caratteristica. È solo saltato per agganciare la palla, ma dall'altra parte il difensore ha abbassato la testa nello stesso momento: ci sta che l'abbia colpito. Non lo reputo fallo pericoloso o cattivo: un giallo sarebbe stato più giusto», ha commentato, aggiungendo che un rosso al 18' è sembrato azzardato.
Infine, l'allenatore ha espresso il suo parere sul sistema di Focus View System (FVS), il sistema di videocamere non paragonabile al VAR, spesso usato nel calcio di Serie C/D, in riferimento a gol annullati e dubbi arbitrali (come il potenziale secondo gol annullato al Catania e i dubbi sul gol di Rossetti, qui citati nell'intervista originale come elementi di discussione). De Giorgio ha ribadito come la mancanza di immagini chiare causi spesso punti persi a causa di decisioni non rivedibili. «Non avendo i 16 metri, con telecamere centrali non hai immagine chiara per valutare se la scelta della terna è giusta. Bisogna portare pazienza: è un sistema da migliorare, per mettere arbitri in condizione di fare scelte giuste». Il tecnico ha ricordato che anche il Potenza è stato più volte penalizzato in passato.
Il prossimo passo: riprendersi fuori casa
Nonostante la soddisfazione per l'imbattibilità casalinga e le recenti vittorie contro Casarano, Crotone e Cerignola, De Giorgio è consapevole che il Potenza deve compiere il passo successivo, che è quello di ritrovare la continuità in trasferta. «Questo gruppo sta dimostrando di essere forte: a piccoli passi. Lo dicono i dati... È un altro piccolo passo da squadra forte. Ora dobbiamo riprenderci fuori casa: è lo step urgente», ha concluso De Giorgio.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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