L'attesa per la sfida di domani tra Cremonese e Sampdoria si fa sempre più palpabile, e a scaldare l'ambiente ci pensa l'allenatore dei grigiorossi, Giovanni Stroppa, intervenuto in conferenza stampa per presentare un match che si preannuncia carico di significati e insidie.
Il tecnico lombardo non ha potuto fare a meno di ripercorrere il suo passato, intrecciato indissolubilmente con quello di Alberico Evani, attuale guida tecnica della Sampdoria. Un legame profondo, nato sui campi del settore giovanile e cementatosi nel tempo, come traspare dalle sue parole intrise di affetto e ammirazione: «"Mi viene la pelle d’oca perché a lui mi legano tanti episodi e tante annate. Da quando ho iniziato nel settore giovanile mentre lui era tra i più grandi all’esperienza insieme in prima squadra, oltre al nostro percorso nelle giovanili rossonere. È una persona straordinaria che stimo tantissimo"». Un tributo sentito, che aggiunge un ulteriore strato di emozione a una partita già di per sé delicata.
Ma al di là dei sentimenti personali, Stroppa ha subito focalizzato l'attenzione sull'importanza cruciale della sfida dal punto di vista sportivo. La Sampdoria, infatti, è alla disperata ricerca di punti per allontanarsi dalla zona calda della classifica, un elemento che non sfugge all'analisi del mister della Cremonese: «Noi domani affrontiamo la partita come se sfidassimo una diretta concorrente, perché questo è il valore di quella squadra. Ci sono tantissime insidie, dal valore di cui ho appena parlato all’ambiente. Dovremo essere concentrati e determinati, sarà una partita difficile». Parole che suonano come un avvertimento per i suoi giocatori, chiamati a scendere in campo con la massima attenzione e la giusta mentalità per arginare la fame di punti degli avversari.
Nonostante un periodo di forma decisamente positivo per la Cremonese, reduce da prestazioni convincenti e risultati importanti, Stroppa ha voluto smorzare ogni eccessivo entusiasmo, richiamando tutti alla concretezza del presente: «Sulla carta sì, i numeri hanno detto questo. Ma appartiene a quanto successo fino ad oggi, perché domani dal fischio dell’arbitro in poi non esisterà niente di tutto questo. Non lo penso e non lo pensiamo, per rispetto della squadra e di ciò che ci aspetta domani. Ora pensiamo solo alla Sampdoria, poi si penserà ad altro. In questo momento ciò non conta né ciò che è successo né ciò che succederà». Un approccio pragmatico e focalizzato sull'immediato, che sottolinea la volontà di non dare nulla per scontato e di affrontare ogni partita con la stessa intensità e determinazione.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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