Quello che sembrava un addio definitivo potrebbe non esserlo. Nonostante il "no" categorico pronunciato sabato scorso alla proposta della società, Vincenzo Guerini ha riaperto inaspettatamente la porta a nuovi scenari per il futuro dell'Ancona. Intervenuto alla trasmissione "LuneDiretta" su Tv Centro Marche, il presidente onorario ha infatti mostrato aperture sorprendenti.
"Io credo che ci sia ancora margine per uscire da questa impasse", ha dichiarato Guerini, come ripreso dal Corriere Adriatico, aggiungendo con chiarezza: "Io, Gadda ed Ancarani siamo disponibili ad aiutare ancora l'Ancona ma non alle attuali condizioni". Parole che fanno intravedere la possibilità di un ripensamento, pur condizionato a cambiamenti sostanziali nell'assetto societario.
A pesare in maniera decisiva sul rifiuto iniziale sembra essere stato il clima di aperta contestazione da parte della Curva Nord verso l'attuale proprietà. Lo stesso Guerini lo ha sostanzialmente confermato: "È vero, l'ambiente che si è venuto a creare rende tutto difficile. Nel corso della stagione ho avuto un bel rapporto con Marconi e Recchi. E' vero pure che loro hanno fatto un passo in avanti verso di noi, mentre gli altri (l'area Polci, ndr) erano contrari, però ho rilevato una chiusura totale della tifoseria verso Marconi. Non si può partire per una nuova stagione con la contestazione continua. Bisogna fare qualcosa per cambiare questa situazione".
Grande attesa ora per l'intervento del sindaco Silvetti, che aveva personalmente scelto Guerini e Gadda e che li incontrerà nei prossimi giorni, dopo l'ultima giornata di campionato. Su questo punto, Guerini ripone molte speranze: "Ho ancora fiducia, non ho abbandonato la speranza. Ad Ancona c'è un sindaco che tiene molto alla squadra e che sta lavorando per garantirle un futuro magari con una nuova società. Per quanto ne sappia io, c'è la possibilità di ripartire con una nuova società in un clima più sereno. Senza contestazioni".
Parole che lasciano intendere come, secondo l'ex allenatore, esisterebbe un'alternativa concreta all'attuale compagine societaria. Un concetto ribadito anche da una prospettiva personale: "Se la mia presenza può essere utile per il futuro dell'Ancona sono pronto a restare, altrimenti tolgo il disturbo".
Sul bilancio della stagione in via di conclusione, Guerini si è mostrato piuttosto critico, rivolgendo le sue osservazioni sia alla società che alla squadra: "La spaccatura fra Marconi e Polci non ci ha facilitato il compito. Siamo riusciti ad isolare la squadra e abbiamo centrato l'obiettivo iniziale. Ma non ci sono stati miglioramenti, come ha detto Gadda".
Il presidente onorario ha poi espresso la sua delusione per la mancanza di fiducia percepita: "Credevo aver maturato l'esperienza necessaria per gestire una società, invece ho sentito dire che volevo gestire i soldi degli altri. Ho solo fatto presente che il patron deve scegliersi le persone di fiducia, come si fa in ogni azienda. E poi mi ha colpito come i media riescano sempre a sapere tutto. I giornalisti fanno il loro lavoro, ma così non va bene".
Infine, un severo richiamo alla squadra per la recente pesante sconfitta casalinga: "Domenica è stato umiliante perdere in casa 0-4, bisognava chiudere con dignità e non è stato fatto. Avevo parlato ai giocatori, ma non è servito. Non so come andrà a finire ma sicuramente terrò conto di questa figuraccia. Il nostro pubblico merita rispetto".
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