Gallo pensa in grande: «Reggina in Serie B? Si, ma non mi basta»

19.03.2020 21:30 di  Davide Guardabascio   vedi letture
Fonte: gazzetta dello sport
Gallo pensa in grande: «Reggina in Serie B? Si, ma non mi basta»

Sempre restio ad interviste, perché per lui i primi protagonisti sono sempre i calciatori. Stiamo parlando di Luca Gallo, il quale in un momento molto particolare che sta attraversando il Paese, ha voluto fare sentire la sua voce attraverso i canali telematici del club e tranquillizzare il popolo amaranto. Nuovo sponsor tecnico dal prossimo anno, più un nuovo volto nei quadri tecnici di livello nazionale.

«Ci tengo a dire alla città di stringere i denti, di resistere perché tutti uniti usciremo fuori da questo momento. Torneremo allo stadio a tifare la nostra Reggina. Ci abbracceremo, canteremo e saremo insieme come prima. Diamoci tutti una mano». Lunedì scorso le scadenze dei pagamenti. «Era prevedibile - risponde Gallo - che non tutti sarebbero riusciti ad ottemperare, la serie C è insostenibile. Noi il 12 marzo abbiamo provveduto a saldare le spettanze». Confermati Sul futuro di Mimmo Toscano. «Lui è stato insieme a Taibi il primo fautore della possibile promozione in serie B. E’ tutto merito del tecnico se la Reggina è prima in classifica, giocando bene con un rendimento esaltante. Impossibile non confermare entrambi. A meno che non sarà Toscano a dire di volere andare via». Stadio «Sto aspettando che il Comune faccia il bando: la Reggina parteciperà alla gara. Sarà una struttura polifunzionale, nei progetti ci sono da includere hotel, ristoranti, il museo storico della Reggina, un medical center, una palestra aperta a tutta la città. Se saremo promossi è nostra intenzione portare qualche calciatore importante nell’organico, però io non mi occupo della parte tecnica. La mia intenzione, in caso di serie B, è di fare una squadra competitiva per salire subito in A. Noi non intendiamo partecipare e basta». Sul futuro del campionato:«Credo che i tornei termineranno. Nel nostro gironemancano 8 partite e nel caso si dovesse giocare mercoledì e domenica, in un mese si porterebbe a termine la stagione. Il mio auspicio è questo, perché se dovesse accadere vuol dire che siamo tornati alla normalità, nel caso contrario non ci voglio pensare ».