La potenziale esclusione del Rimini dalla Serie C ha innescato una reazione durissima da parte del Presidente dell’US Città di Pontedera, Simone Millozzi, il quale ha espresso tutta la sua profonda indignazione attraverso un comunicato ufficiale. La vicenda, secondo il massimo dirigente toscano, non è solo una sconfitta per la società romagnola coinvolta, ma una vera e propria piaga che squarcia l'intero tessuto del calcio professionistico italiano, evidenziando criticità strutturali e una gestione carente.

Millozzi ha denunciato come il caso Rimini sia soltanto l’ennesima drammatica dimostrazione di un sistema che non riesce a funzionare efficacemente. «È l’ennesimo episodio che mette a nudo fragilità sistemiche, mancanza di controlli efficaci e una gestione complessiva che continua a penalizzare, paradossalmente, proprio le realtà che rispettano le regole, i bilanci e i valori etici dello sport», si legge nel vibrante comunicato.

Il Presidente evidenzia come sia inaccettabile che venga consentito a squadre chiaramente non in possesso dei requisiti minimi di sostenibilità economica di avviare una stagione professionistica, salvo poi collassare a campionato in corso. Questo meccanismo vizioso trascina nel baratro non solo gli atleti e i sostenitori, ma anche la credibilità e la regolarità della competizione.

Millozzi ha poi messo in contrapposizione il modello virtuoso del Pontedera con la superficialità di un sistema che tollera l'instabilità. «Come Presidente dell’US Città di Pontedera non posso tacere la profonda indignazione che questa vicenda genera», ha affermato con fermezza. Il club toscano ha scelto da anni di perseguire un modello fatto di responsabilità, equilibrio economico e scrupolosa attenzione alla sostenibilità, convinto che la solidità e la correttezza debbano essere i pilastri fondanti del professionismo.

«Vedere che tutto questo viene messo in ombra da vicende che si ripetono con inquietante regolarità è frustrante, scoraggiante, e profondamente ingiusto nei confronti di chi lavora ogni giorno con trasparenza», ha continuato Millozzi, criticando duramente il fatto che le società che operano con serietà si trovino sistematicamente penalizzate da verifiche che risultano tardive, inefficaci e, troppo spesso, meramente formali.

L'impatto di questa gestione superficiale è devastante sul merito sportivo. «Il campionato risulta compromesso», ha sentenziato il Presidente. Quando i controlli non vengono applicati con il dovuto rigore all'inizio della stagione, le conseguenze ricadono pesantemente su tutti: sulla riscrittura delle classifiche, sulle programmazioni tecniche e sull'investimento dei club virtuosi.

«Il lavoro dei nostri tesserati, i risultati conquistati sul campo e le strategie sportive costruite con rigore vengono distorti da eventi che nulla hanno a che fare con il merito sportivo», ha sottolineato Millozzi, esprimendo anche solidarietà per i calciatori del Rimini, costretti a subire mesi di mancati stipendi e un epilogo umiliante.

La conclusione è un appello perentorio e non negoziabile: «Non si può chiedere serietà ai club se la stessa serietà non viene garantita dagli organi deputati al controllo». Il Pontedera pretende una svolta, non si accontenta di semplici auspici. Servono regole applicate con fermezza, controlli reali e una piena assunzione di responsabilità da parte di chi deve tutelare la regolarità delle competizioni. «Non c’è più spazio per la superficialità né per l’indulgenza verso comportamenti che mettono a rischio la credibilità del sistema», ha concluso Millozzi, chiedendo una riflessione autentica per ripristinare il principio basilare che il calcio professionistico debba poggiare su basi solide e stabili.

Sezione: Serie C / Data: Gio 27 novembre 2025 alle 13:45
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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