La sconfitta per 4-2 subita dall'Audace Cerignola sul campo del Potenza ha sancito l'eliminazione dei pugliesi dalla Coppa Italia Serie C. Nonostante i numerosi cambi nell'undici iniziale e un primo tempo che il tecnico ha definito di buon livello, la ripresa ha visto la squadra rosso-gialla spegnersi inaspettatamente, generando una dura critica da parte di Vincenzo Maiuri.

Intervenuto in sala stampa, l'allenatore ha distinto nettamente le due frazioni di gioco. Riguardo ai primi quarantacinque minuti, Maiuri ha riconosciuto la superiorità territoriale e l'impegno tattico della sua formazione: «Nel primo tempo abbiamo fatto noi la partita: siamo stati ordinati, aggressivi, abbiamo tenuto il pallino». I gol subiti, a suo avviso, erano più frutto di errori individuali che di meriti avversari: «Il Potenza segnava solo sfruttando i nostri errori in fase di costruzione, perché non eravamo bravi a difendere mentre attaccavamo».

Il quadro è mutato radicalmente nel secondo tempo, momento in cui il Cerignola è praticamente scomparso dal campo, prestando il fianco alle ripartenze lucane. Il tecnico non ha nascosto la sua profonda delusione per l'atteggiamento mostrato dai suoi: «Il secondo tempo invece è stato completamente diverso: siamo scesi in campo superficiali, molli, senza la stessa cattiveria agonistica. Questo non mi è piaciuto per niente e non ce lo possiamo permettere».

Paradossalmente, l'allenatore ha accolto l'esito negativo come un campanello d'allarme necessario e tempestivo. La sconfitta, per come è maturata, serve come un monito per la squadra: «Però, sotto sotto, ben venga questa sconfitta: è un richiamo forte al passato, quando atteggiamenti del genere ci sono costati carissimo». Questo passo falso, secondo Maiuri, ha il pregio di «riportarci con i piedi per terra e ci ricorda che dobbiamo stare sempre sul pezzo, tutti quanti, dal 1º al 90º minuto».

Nonostante la frustrazione per l'obiettivo mancato – «Ero deluso sì, perché volevamo a tutti i costi passare il turno e lo avevo detto apertamente» – l’analisi del tecnico non si è concentrata sui singoli. Maiuri ha ribadito che la responsabilità è collettiva, un principio fondamentale del suo credo sportivo: «Non vado sul singolo: sarebbe scorretto. Si vince e si perde in undici, più i cinque che entrano».

L'elemento che ha causato il maggiore fastidio è stato il cambio di mentalità generale nella ripresa: «Mi ha dato fastidio l’atteggiamento generale del secondo tempo: sembrava una squadra diversa rispetto al primo». Mentre nei primi quarantacinque minuti il gruppo era «sempre lì, attento sulle ripartenze, con una difesa preventiva più tattica che mentale», nel secondo tempo il difetto emerso è stato un'eccessiva tendenza all'individualismo a discapito del collettivo: «Nel secondo siamo stati troppo individualisti e poco squadra».

Sezione: Serie C / Data: Gio 27 novembre 2025 alle 15:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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