Valerio Bertotto, fresco di insediamento sulla panchina del Picerno, ha rilasciato le sue prime dichiarazioni ufficiali ai microfoni di AntennaSud, spiegando i motivi che lo hanno spinto ad accettare l'incarico e delineando le priorità immediate del suo lavoro.

Il tecnico ha subito motivato la sua scelta, evidenziando come l'ambiente di lavoro sereno e professionale abbia rappresentato il fattore decisivo. Bertotto ha riconosciuto il valore dell'operato dirigenziale e tecnico che ha caratterizzato il club negli ultimi anni, portandolo a risultati importanti: "Sono qui perché si lavora con tranquillità e con quelle competenze che hanno reso Picerno un posto magico." Questa serenità operativa, unita alle capacità dimostrate dalla società, è stata la chiave che lo ha convinto a sposare il progetto, nonostante il momento delicato che la squadra sta attraversando.

Concentrandosi sulla situazione attuale, l'allenatore ha descritto il gruppo che ha trovato a sua disposizione. Pur riconoscendo le difficoltà insite nel momento di crisi, Bertotto ha trovato una reazione positiva da parte dei calciatori: "Nonostante le difficoltà, ho trovato un gruppo motivato, che ha voglia di reagire." Il suo compito primario, in questa prima fase, sarà quello di agire a livello psicologico e mentale per ristabilire la calma nello spogliatoio. L'obiettivo immediato non è tattico, ma emotivo: "Sarà mio compito, innanzitutto, provare a riportare un po’ di serenità."

Solo dopo aver ripristinato l'equilibrio e la tranquillità, il tecnico si concentrerà sugli aggiustamenti necessari per migliorare il rendimento in campo: "Dopo di che, vedremo come e dove intervenire per aggiustare qualcosina." L'intervento di Bertotto sarà quindi graduale, partendo dalle fondamenta emotive per poi passare alla sistemazione degli aspetti tecnico-tattici.

Infine, il neo-allenatore ha espresso la sua visione sul calcio moderno, sminuendo l'importanza dei moduli rigidi e prediligendo la mentalità e l'approccio alla gara. Interrogato sulla possibile adozione di un modulo specifico, Bertotto ha preferito concentrarsi sull'atteggiamento dei suoi uomini in campo, ritenendolo l'unico elemento in grado di fare realmente la differenza: "Il modulo? A contare è l’atteggiamento in campo, i numeri lasciano il tempo che trovano." Una dichiarazione che suggerisce flessibilità tattica, ma intransigenza sulla determinazione e l'impegno richiesti ad ogni singolo calciatore.

Sezione: Serie C / Data: Mer 15 ottobre 2025 alle 17:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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