Giacomo Tomaselli, attaccante piemontese classe '99 con un bagaglio di esperienze che include Borgosesia, Gozzano, Monza, Albinoleffe, Feralpisalò e Virtus Entella, si sta progressivamente ritagliando un ruolo nelle scelte tattiche dell'allenatore della Pergolettese, mister Curioni.

In un'intervista rilasciata al quotidiano La Provincia, il calciatore ha espresso il suo rammarico per la recente trasferta, analizzato il difficile rendimento casalingo e parlato della sfida che attende la squadra.

Le parole di Tomaselli si aprono con la delusione per il pareggio ottenuto contro la Triestina, una partita che, a suo avviso, avrebbe potuto e dovuto portare un esito diverso. «Alla vigilia la consideravamo una sfida difficile, per il valore della squadra triestina», ha ammesso il giocatore, ma il modo in cui si è sviluppata la gara lascia l'amaro in bocca: «avremmo potuto e dovuto fare meglio e portare a casa la vittoria».

In particolare, il vantaggio numerico non è stato sfruttato a dovere. «In vantaggio di un uomo avremmo dovuto gestire meglio la situazione favorevole». Invece, la squadra ha concesso troppo all'avversario: «abbiamo subito tante ripartenze per nostre distrazioni: non siamo stati attenti e coperti». L'attaccante ha sottolineato l'urgenza di correggere queste lacune tattiche: «Dobbiamo evitare certi errori perché puntualmente li paghiamo cari».

Nonostante la mancata vittoria, il punto conquistato a Trieste ha allungato la striscia di risultati utili ottenuti dalla Pergolettese lontano dalle mura amiche. Tuttavia, resta il problema irrisolto del rendimento al Voltini, dove i punti stentano ad arrivare. «Inconsciamente in trasferta diamo qualcosa in più», ha osservato Tomaselli, contrapponendo questa verve alla difficoltà che la squadra incontra nel proprio stadio: «Al Voltini, invece, facciamo più fatica ma non riesco a darmi una motivazione».

L'impegno, ha assicurato, è identico in ogni occasione: «L’impegno è sempre uguale». L'unica ipotesi che riesce a formulare è legata al gioco: «forse sono i maggiori spazi che troviamo fuori casa, ma è solo una ipotesi». Ciò su cui la squadra deve concentrarsi è la fase offensiva: «Sicuramente dobbiamo concretizzare di più le occasioni che creiamo. Stiamo lavorando molto per migliorare questo aspetto».

Tomaselli ha poi affrontato il tema della gestione delle risorse umane, un aspetto particolarmente rilevante per gli attaccanti non considerati under dalla normativa. Pur essendo sceso in campo in tutte le dieci partite disputate, solo la metà delle volte lo ha fatto da titolare. «So che con l’utilizzo degli Under, i posti a disposizione diminuiscono», ha riconosciuto, consapevole di come la cosiddetta "riforma Zola" tenda a penalizzare i calciatori del suo status. Nonostante tutto, accetta la competizione interna: «Ma accetto le scelte del mister e devo farmi trovare pronto quando mi chiama». Dopo un anno in cui aveva avuto poco spazio in precedenza, l'obiettivo era la continuità. «Vengo da una stagione in cui ho avuto poco spazio, speravo di avere più continuità ma va bene anche così», ha concluso con spirito di adattamento.

Domenica si profila l'ostica trasferta contro la Pro Vercelli, da disputare sul campo in sintetico dello stadio Silvio Piola. L'attaccante ha subito smentito che la superficie di gioco possa rappresentare un problema: «Il sintetico non è un problema. La scorsa stagione ero all’Entella e non ci sono mai stati situazioni di disagio». Per Tomaselli, l'elemento determinante sarà un altro: «La cosa importante è andare a giocare questa partita con la testa giusta, senza commettere errori e con la voglia di fare punti». La determinazione mostrata riflette la volontà di invertire la tendenza e capitalizzare l'impegno profuso in allenamento.

Sezione: Serie C / Data: Gio 23 ottobre 2025 alle 22:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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