Il mercato degli svincolati racconta storie che spesso rimangono nell'ombra, lontano dai riflettori delle grandi trattative estive. Tra i profili di esperienza che cercano ancora una sistemazione dopo la chiusura della finestra ufficiale, emergono nomi di rilievo per la categoria, giocatori che hanno costruito carriere solide nel calcio professionistico ma che oggi si trovano a fare i conti con una realtà sempre più complessa.

È il caso di Alessio Luciani, difensore che ha appena concluso la sua esperienza con la Feralpisalò e che ora si trova nella condizione di svincolato. Un curriculum di tutto rispetto quello del centrale, che vanta presenze significative in piazze importanti della Serie C: da Arezzo a Salernitana, passando per Monopoli, Gubbio, Lumezzane, Reggiana e Taranto. Una carriera costruita passo dopo passo, nel campionato che rappresenta la spina dorsale del calcio italiano.

In un'intervista rilasciata a tuttoc.com, Luciani ha aperto una finestra sulla sua situazione attuale, senza nascondere le difficoltà ma anche la determinazione con cui affronta questo periodo. "Il mio procuratore Luca Urbani sta parlando con le società, proponendomi. Io non devo far altro che farmi trovare pronto, vivo la mia giornata ossessionato dall'allenamento, come se il mio fisico e la mia mente fossero in conflitto con un sistema oramai passato, in cui vigeva la meritocrazia giornaliera e non la calcolatrice domenicale", ha dichiarato il difensore.

Parole che suonano come una denuncia verso un sistema che, secondo l'esperienza del giocatore, avrebbe spostato i propri criteri di valutazione. La "calcolatrice domenicale" contro la "meritocrazia giornaliera" è un'immagine efficace per descrivere quello che molti veterani della categoria percepiscono come un cambiamento di paradigma: l'attenzione si sarebbe spostata da ciò che un giocatore può dare quotidianamente in allenamento e in campo, alla mera valutazione economica e ai risultati immediati.

La riflessione di Luciani si estende anche al mondo degli allenatori, categoria che attraversa difficoltà analoghe. "Come ti ripeto chi mi conosce sa cosa riesco a dare quotidianamente. Purtroppo allenatori che io reputo tra i più forti della categoria come Eziolino Capuano o Alessandro Dal Canto sono fermi", ha osservato il difensore, sottolineando come il problema non riguardi solo i giocatori ma investa l'intero sistema del calcio professionistico di terza serie.

Di fronte a questa situazione, Luciano ha scelto la strada della proattività, senza nascondersi dietro false apparenze o atteggiamenti attendisti. "Alcuni addetti ai lavori non mi conoscono, per questo ho avuto contatti personali con allenatori. Non mi vergogno nel raccontarti che mi propongo anche alle società di testarmi in prova. Così da dimostrare che per me l'età è solo un numero e che i 15 anni in questa categoria e le 483 presenze mi hanno insegnato che potrei ancora dare qualcosa", ha affermato con franchezza.

Le cifre parlano chiaro: quindici stagioni tra i professionisti e 483 presenze rappresentano un patrimonio di esperienza considerevole, un bagaglio che difficilmente può essere replicato da giocatori più giovani ma meno rodati dai meccanismi del calcio professionistico. La disponibilità a mettersi in prova, senza preclusioni, testimonia una mentalità professionale che punta a far parlare il campo piuttosto che le carte d'identità.

La vicenda di Luciani solleva interrogativi più ampi sulla gestione del mercato nella Serie C, categoria che storicamente ha rappresentato un equilibrio tra l'opportunità di lanciare giovani talenti e la necessità di contare su elementi di esperienza capaci di garantire solidità e leadership. La presenza di numerosi "over" svincolati, tutti con curriculum di rilievo, suggerisce che questo equilibrio potrebbe essersi modificato.

Si tratta di un fenomeno che merita attenzione, perché dietro ogni nome nella lista degli svincolati c'è una storia professionale, un percorso costruito con sacrifici e dedizione. Giocatori che hanno dato anni al calcio professionistico e che ora si trovano a dover dimostrare nuovamente il proprio valore, in un contesto dove i parametri di valutazione sembrano essere mutati.

La testimonianza di Alessio Luciani rappresenta quindi non solo il racconto individuale di un professionista alla ricerca di una nuova opportunità, ma anche uno spaccato significativo sulle dinamiche attuali del calcio di Serie C, dove la componente economica sembra pesare sempre di più rispetto alla valutazione delle qualità tecniche e dell'esperienza accumulata sul campo.

Sezione: Serie C / Data: Mar 30 settembre 2025 alle 09:15
Autore: Nicolas Lopez
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