Dopo due anni dall’ultima intervista abbiamo ricontattato il responsabile del settore giovanile del Chieti FC 1922, Giuseppe De Palo, che, quest’anno, ha ripreso l’attività dopo qualche problemino fisico che l’ha tenuto lontano dai campi per un’anno.
Dopo Nicholas Cavuoti della Vastese e le intuizioni consigliate tre anni fa alla società di Nicolò Postiglione e di Jacopo Surricchio, quest’anno si rivede e ripropone dei giovani interessanti come Giunchedi, Conti e Passari che sono passati dalla Juniores alla prima squadra. È soddisfatto ?
“Questo inizio di stagione a Chieti è stato veramente travagliato, cambiando quattro presidenti, dovendo mantenere un gruppo che poteva sfaldarsi in qualsiasi momento. Adesso sembra che questa presidenza sia salda e volenterosa di lavorare sul territorio, cosa che ho sempre ritenuto fosse la priorità di qualsiasi società sportiva. Poi, se ci sono degli inserimenti da fuori regione, che portano maggiori benefici, ben vengano".
Quest’anno la Juniores va veramente forte.
“Ho cercato, come sempre, gli equilibri più giusti tra allenatore, società e gruppo. Il risultato? Intuizioni di giovani come Conti e Passari presi da una società, il River, dove il presidente, Mauro Bassi, mi ha dato piena fiducia, affidandomeli. Oppure giovani come Alimenti, Fioravanti e Rossano presi dal Tor Sapienza di Roma, dal Monticelli di Ascoli e dalla Pro Vercelli …. per non parlare di D’Ortona preso circa tre anni fa e ancora con noi, chissà , forse con questa nuova società, potrà assaporare la prima squadra anche lui. Ne sono convinto e poi per non parlare di Ivan Kovalenko che non sono riuscito a trattenere a Chieti ma contentissimo sia andato nella primavera della Carrarese. Insomma, i giovani promettenti ci sono, soprattutto sul territorio, ed è fondamentale avere delle intuizioni per farli crescere e la consapevolezza di cosa si possa arrivare a fare con loro. Importante avere anche un mister che sia un valore aggiunto e Francesco Mazzocchetti è il valore aggiunto di questa Juniores, anzi penso che sia un allenatore di elevato spessore. In questo nuovo ventennio di giovani allenatori promettenti ne ho visti pochi e dopo Giuseppe Antoniozzi e Ilyos Zeytullayev penso che Francesco Mazzocchetti sia destinato a far molta strada. C’è da dire che da poco è entrato in società, insieme al Presidente Di Labio, anche una nuova figura, Carlo Angelozzi, che, con la sua conoscenza sul territorio non può che portare dei benefici a livello giovanile".
Insomma si trova bene a Chieti e perché ha sempre poca visibilità sui media?
“Per chi non lo sapesse per metà sono abruzzese e proprio della provincia di Chieti, la mia passione mi ha portato a lavorare proprio per la FC Chieti e di questo ne sono orgoglioso, poi c’è da dire che tutti mi vogliono bene, dopo avermi conosciuto. Io devo fare gli interessi della società. Quindi, possono cambiare presidenti, dirigenti, ed allenatori ma la società rimane il mio punto di riferimento. Io devo offrire il mio contributo professionale, con il lavoro e le intuizioni. Per quanto riguarda la mia mia figura sui media, adoro essere discreto ma socievole con tutti, importante è avere le intuizioni giuste e su questo mi battono in pochi. Comunque, vorrei esprimere un grazie particolare al presidente Gianni Di Labio e al direttore generale Paolo Pochetti, attuali gestori della società ma un grazie va anche agli Ettori Serra, Nicola Di Matteo e Daniele Ferro, gli ex presidenti che hanno sempre creduto in me e nel mio lavoro.
Grazie anche ai miei dirigenti Medoro Gabriele e Giuseppe Marcuccitti e un abbraccio va anche a tutti coloro che mi conoscono e che non basterebbero pagine intere di giornale per ringraziarli. Colgo l’occasione per augurare Buon Natale a tutti e Forza Chieti".
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