«L’accordo per il rinnovo del contratto era stato trovato, poi…»: La Reggina di Ballarino fa chiarezza sul “caso Barranco” e guarda al futuro

Nino Ballarino, l'azionista di maggioranza della Reggina, ha deciso di intervenire personalmente per fare luce su una questione che ha tenuto banco negli ultimi giorni: il mancato rinnovo del contratto di un elemento importante della squadra, Barranco. Tramite il nostro portale, Ballarino ha fornito la versione ufficiale del club, chiarendo la dinamica degli eventi che hanno portato a questa separazione e delineando le prossime mosse della società amaranto.

La vicenda legata a Barranco ha avuto una piega inattesa, come spiegato dettagliatamente da Ballarino. Inizialmente, sembrava che le parti avessero raggiunto un’intesa: "L’accordo per il rinnovo del contratto era stato trovato, con un aumento rispetto a quanto pattuito lo scorso anno in termini ritenuti soddisfacenti sia da noi che da parte di Barranco, il tutto verificabile da una serie di messaggi intercorsi tra le parti". Questo accordo preliminare indicava una volontà comune di proseguire il rapporto, con condizioni economiche migliorate e accettate dal calciatore.

Tuttavia, la situazione è drasticamente cambiata nei giorni successivi. Ballarino ha descritto una nuova proposta che ha di fatto annullato l'intesa iniziale: "nei giorni seguenti però, quello stesso accordo è stato di fatto annullato a seguito di una nuova proposta che non ho difficoltà a definire irricevibile (superiore del 50% rispetto al primo accordo), ovvero nettamente eccessiva rispetto al reale valore dal calciatore, tanto da far venire il sospetto che sia stata fatta proprio con l’obiettivo che non venisse accettata". Una richiesta economica notevolmente superiore a quanto inizialmente concordato ha sollevato dubbi sulla reale volontà del giocatore di proseguire in amaranto. La rapidità con cui si è giunti alla rottura ha sorpreso lo stesso presidente: "prova può essere l’ulteriore elemento per cui noi avevamo programmato un ulteriore appuntamento con il ragazzo per stamattina, al fine di promuovere un ultimo tentativo per ridurre le distanze, ed invece ieri sera abbiamo letto, come tutti, un messaggio di addio."

Ballarino ha anche espresso perplessità riguardo le reazioni emerse in città: "Francamente non comprendiamo le reazioni forse esagerate di queste ore, ricordando che solo un anno fa il ragazzo era stato accolto molto freddamente dalla piazza, anzi qualcuno scriveva persino che fosse rotto o comunque infortunato, mentre a dicembre si parlava addirittura di doverlo scambiare con altri attaccanti." Questa riflessione mira a contestualizzare la situazione, ricordando un passato recente in cui il giocatore non godeva di un grande favore da parte della tifoseria.

Nonostante la chiusura della trattativa, la Reggina non si ferma e guarda già avanti: "Ma al di là di come si è chiusa, posso assicurare che la società è già al lavoro da tempo per prendere un attaccante non solo più forte di Barranco, ma anche che riteniamo più adatto alle caratteristiche della squadra." Un messaggio chiaro, che rassicura i tifosi sull'impegno del club nel rafforzare la rosa con elementi di qualità superiore e più funzionali al progetto tecnico.

Oltre al "caso Barranco", Ballarino ha fornito aggiornamenti sulla situazione di altri giocatori il cui contratto è in scadenza. La società sta conducendo colloqui individuali per valutare le possibilità di proseguire insieme: "Ci sono un paio di calciatori in scadenza con cui stiamo ancora parlando per vedere se ci sono le condizioni affinché possano ancora far parte di questo gruppo".

Il presidente ha anche accennato a quelle "tante situazioni che purtroppo non hanno potuto contribuire come speravamo e che per questo hanno costituito un peso economico per la società". Questo significa che il club sta attentamente valutando il contributo effettivo di ogni elemento, anche in ottica di sostenibilità finanziaria, liberandosi di oneri che non hanno prodotto i risultati sperati. La Reggina, dunque, si muove con pragmatismo e lungimiranza, puntando a costruire una squadra non solo forte sul campo, ma anche economicamente equilibrata.