Le due ultime volte non fu certo esaltante, quantomeno per noi. Siamo nel 2007-08, la prima la giochiamo al Nespoli, manco a dirlo il 1 novembre 2007. Giornata di pioggia, campo pesantissimo, derby all’arma bianca. Sulla panchina dei verdazzurri siede Sergio Bagatti, olbiese doc, sulla nostra Ferrario che per alcune, disgraziate, settimane sostituirà Pochesci, in attesa del salto di qualità coni Puccica. Partiamo bene, e nonostante la verve di Oliveira, fino ad un quarto d’ora dalla fine conducevamo per 2-1. Poi il belga-brasileiro di Muravera si scatena, e, complice qualche errore difensivo prima su rigore e poi su una ripartenza dopo un errato stop di petto di Cirina, ci trafigge per un meritato quanto clamoroso 2-3. Al ritorno, nell’ultimo derby fino ad oggi disputato, se possibile andò persino peggio. Perché l’Olbia giocava bene, meritava punti ed applausi in ogni campo; per cui una folta delegazione di noi arrivò a Nuoro nella convinzione di portare a casa risultato e prestazione. Finì 4-1 per loro, con ancora una doppietta di Lulù Oliveira. In quella Nuorese giocavano Steri, Masia, Manis, Padula, Longobardi. Palazzo, tutta gente che ha fatto bene in entrambe le sponde della fascia “orientale” sarda. C’era, già da allora, un giovanissimo Cappai che, domenica, guiderà la truppa di Bacci nel tentativo di rinverdire i fasti di quel recente passato.
E già, perché questo di domenica non è un derby qualunque. Quello che andremo a vivere sarà il derby numero 53 in competizioni ufficiali. Dal lontano ’33 ad oggi le due squadre si sono incrociate 46 volte in campionati di vario livello ed 8 in coppa Italia. Ad oggi lo score è il seguente: 22 vittorie bianche, 9 pareggi e 13 vittorie nugoresi, con 58 gol a 47 per l’Olbia. Tutto questo in campionato regolari, mentre nei 6 confronti di coppa Italia registriamo 3 vittorie olbiesi, 2 pari ed una vittoria verdazzurra. Fin qui i numeri, ma a dire il vero la storia ci racconta anche altro.
Il primo confronto, vinto dai barbaricini per 2-0 viene disputato il 18 febbraio del ’34. Questo il tabellino:
NUORO-TERRANOVA 2-0 (1-0)
NUORO: Rollo, Ledda, Pisano, Guazzini, Passamonti, Asquer III, Mocci, Bartolozzi, Asquer II, Pischedda, Offeddu.
TERRANOVA: Del Gatto, Bianco, Benedetti, Degortes I, Cocciu, Degortes II, Picciaredda III, Sisti, Piras, Spano, Manunta.
ARBITRO: De Stefani di Sassari.
GOL: 35’ Asquer II, 55’ Mocci.
Al ritorno ribaltammo il 2-0, ma a tavolino visto che, per questioni economiche, i nostri avversari non si presentarono al campo Casalini di Terranova e la partita non si disputò.
All’epoca loro, che erano nati nel 1930, si chiamavano Nuoro e noi, già quasi trentenni, avevamo preso il nome della cittadina di allora eliminando però la specifica di Pausania. Quella di cambiare denominazione (soprattutto nel periodo fascista) sarà una costante di tutte le squadre. Per questo quando ci rincontriamo per il campionato sardo di prima divisione girone B nel 1939 loro si chiamavano Corsica Nuoro (chissà poi perché?), noi eravamo ancora per un po’ la GIL Terranova. Quel campionato alla fine lo vincemmo noi e, dopo aver eliminato proprio la Corsica Nuoro in semifinale per 1-0 con gol dell’ex di turno, il nostro grande centrattacco Flavio Piras, chiudemmo i conti con il Monteponi a Cagliari nella finalissima stravinta dai nostri per 6-0.
E finimmo in serie C.
Da allora con la Nuorese abbiamo fatto i conti “sportivi” abbastanza di frequente, cominciando subito nelle ripartenza (per entrambe le squadre) degli anni ’50. Nel girone unico della prima divisione sarda cominciammo male con 4-0 rimediato a Nuoro (reti di Sanna, Fiori, Rizzi e Mele) rifacendoci al ritorno con uguale punteggio (tripletta di Paoli e poker con Garrucciu). L’anno dopo noi vincemmo a mani basse il campionato che ci portò alla promozione in serie d (loro arrivarono terzi ad 11 punti di distacco); con la squadra allenata da Colaussi vincemmo infatti per 2-1 al quadrivio e 5-1 a comunale, in questa occasione il quinto gol lo segnò il grande Gustavo Giagnoni.
Nel campionato 1984-85 ci incontriamo per la prima volta in serie C. A Nuoro pareggiamo 0-0, in casa vinciamo con un gol di Pavani. Con loro giocavano gli olbiesi Leggieri e Brundu. Come ricordato all’inizio gli ultimi confronti sono quelli disputati nei campionati di C del 2006-07 (dove la fece da padrone il fattore casalingo, 1-0 per noi all’andata con rete di Gilardi e 1-0 per loro con rete, manco a dirlo, di Lulù Oliveira al ritorno). Infine la doppietta nuorese nella stagione successiva di cui abbiamo parlato per la punta all’inizio di questo resoconto.
Ma scrivere di Olbia-Nuorese senza ricordare zio Palleddu Degortes sarebbe una bestemmia. Il grande condottiero olbiese, dopo averci strabordato dalla promozione/serie D/serie C, agli albori degli anni settanta inizia alla grande, con la immediata promozione in d, il suo quadriennio sulla panchina della Nuorese, nel quale assieme a tanti atleti di prestigio, contribuì al lancio su grande scala di un 17enne di talento indubbio che da quella stagione (73-74) e dai suoi 11 gol in 25 gare partì per una carriera strepitosa: Pietro Paolo Virdis, il suo nome. Olbia-Nuorese è anche questo.
Autore: Massimo Poerio
Altre notizie - Serie D
Altre notizie
- 23:45 Diritti TV Ligue 1: DAZN propone 100 milioni per risolvere il contratto a fine stagione
- 23:30 Sansepolcro a un passo dalla Serie D: l'ultima giornata sarà decisiva
- 23:15 FIGC: nasce l'Osservatorio sulla violenza contro gli arbitri
- 23:05 Champions League, spettacolo a Montjuic: Barcellona-Inter termina 3-3
- 23:00 Oltrepo, Parolini avverte la Vogherese: «Noi già salvi, ma lo sport ha regole da rispettare»
- 22:45 Ancelotti rinuncia alla panchina del Brasile: tentazione Arabia Saudita da 50 milioni
- 22:30 Sangiovannese al bivio: playout o retrocessione diretta nell'ultima giornata
- 22:15 FIGC, Gravina annuncia: «In arrivo un protocollo per gestire i recuperi delle partite»
- 22:00 Nuova Igea Virtus, i tifosi avvertono il Siracusa: «Niente gloria sul nostro campo...»
- 21:45 Napoli punta a Euro 2032: il restyling del Maradona costerà 100 milioni
- 21:30 Montevarchi: l'ultimo punto per la salvezza va conquistato con l'Ostiamare
- 21:15 FIGC, approvate nuove norme su controlli finanziari e acquisizioni dei club in Lega Pro
- 21:00 Ancona, Guerini apre spiragli per il futuro: «C'è la possibilità di ripartire»
- 20:45 Pianese, Cangi traccia il bilancio: «Stagione superiore alle aspettative»
- 20:30 Pavia a un passo dalla Serie D: i numeri legittimano il primato
- 20:15 Champions League: le formazioni ufficiali di Barcellona-Inter
- 20:00 La Vibonese cerca il riscatto nei playoff dopo una stagione deludente
- 19:45 L'Arezzo si lancia verso i playoff: col Gubbio due risultati su tre
- 19:30 De Zerbi riceve la maglia della Serie D: un omaggio alle radici nel calcio dilettantistico
- 19:15 Cerri: «Carrarese vicina alla perfezione per sfidare il Sassuolo»
- 19:00 Grosseto, play-off a rischio ed ora arriva la sfida col Siena
- 18:45 Catanzaro, Caserta: «Non possiamo vanificare tutto! A Castellammare con la stessa fame»
- 18:30 Siracusa, il pres. Ricci: «Il De Simone è tornato a pulsare! Riportare le famiglie allo stadio è la nostra vittoria più bella»
- 18:15 Cremonese, mister Stroppa: «Evani? Un legame che mi fa venire la pelle d'oca»
- 18:00 Tau in calo, un solo successo nelle ultime otto gare
- 17:45 Modena, mister Mandelli: «Siamo sul filo, ma attenzione a non cadere in trappole»
- 17:30 Caso Rajkovic: il Brindisi difende il suo attaccante dopo l'espulsione di Manfredonia
- 17:15 Cittadella, mister Dal Canto: «Non è più tempo di chiacchiere, domani servono i tre punti a tutti i costi»
- 17:00 Nuovo stadio della Sanremese ancora bocciato, futuro del club a rischio?
- 16:45 Quasi mille tifosi del Pisa pronti alla trasferta di Bari decisiva per la Serie A
- 16:30 Festa promozione Casarano: apre la Curva Sud per la sfida con l'Ischia
- 16:15 Sampdoria, mister Evani: ««Siamo qui per l'attaccamento a questa maglia, se potessi scenderei in campo»
- 16:00 Ghiviborgo, Bellazzini: «Ogni successo non arriva per caso»
- 15:45 Bari, il ds Magalini: «Prestiti un problema? Ma se abbiamo i diritti di riscatto...»
- 15:30 Reggina, il modulo che ha favorito una rincorsa incredibile
- 15:15 Infortunio Vido: altra tegola per la Reggiana, l'attaccante fuori per il resto della stagione
- 15:00 Serie D, i più "fedeli" del girone I: tanto Licata in lista
- 14:46 Rivoluzione Campobasso! Addio a mister e direttore sportivo
- 14:45 Dionisi avverte il Palermo: «Col Sudtirol nulla è scontato, serve mentalità»
- 14:30 Siena, tutti gli incastri che possono dare i play-off ai bianconeri
- 14:15 Lucchese, quale futuro attende i rossoneri dopo i play-out?
- 14:00 Serie D, i più "fedeli" del girone H: De Marco comanda la truppa
- 13:45 Niente Milan, Percassi conferma: «D'Amico resta all'Atalanta»
- 13:30 Seravezza, c'è un classe 2006 che finisce nel mirino della C
- 13:15 Alba Calcio, cambio al vertice: Maxim Pioggia nuovo presidente
- 13:00 Serie D, i più "fedeli" del girone G: nessuno come Albanesi
- 12:45 Viareggio, per la panchina 2025-2026 c'è un sogno: allenatore ora in D
- 12:30 Atletico Ascoli, Scimia: «Vogliamo salutare i nostri tifosi con una vittoria»
- 12:15 Futuro incerto per Magalini: l'addio al Bari si profila all'orizzonte
- 12:00 Serie D, i più "fedeli" del girone F: presente tanto Fossombrone