Con la definizione dello staff tecnico e sanitario, la Fermana ha messo il primo mattone in vista della stagione 2025/26, che vedrà i gialloblù impegnati nel campionato di Eccellenza. La panchina è stata affidata ad Augusto Gentilini, tecnico d’esperienza a cui la società affida una squadra giovane, rinnovata, e per ora priva di nomi di rilievo. Al suo fianco ci saranno Giuseppe Antognozzi (allenatore in seconda), Edoardo Venanzi (preparatore atletico) e Andrea Macellari (preparatore dei portieri), mentre lo staff sanitario sarà composto dai medici Giorgio Nesca e Paolo Verdecchia, supportati dai fisioterapisti Marco Minnucci e Michele Ioele.

Il mercato, fin qui, non ha certo infiammato la piazza. Nessun nome altisonante, molti giovani da lanciare e diversi profili in cerca di riscatto. Scelte che fanno riflettere, soprattutto in una categoria regionale come l’Eccellenza, dove la territorialità spesso fa la differenza. E invece, la maggior parte dei volti nuovi arriva da fuori zona, segnale evidente di un ridotto potere attrattivo e di una situazione societaria che invita alla prudenza.

Tra i pali sono arrivati Matteo Raccichini, portiere fermano con esperienze in Serie C (Samb, Campobasso, Foggia) e Serie D, reduce da una stagione tra Monturano e Civitanovese, e Matteo Cannella, classe 2004, cresciuto nella Spes Valdaso, ex Montegranaro e Civitanovese. Due profili con buon minutaggio in Eccellenza, ma nessuna certezza assoluta.

In difesa, l’unico rinforzo ufficiale è Nicolás Olivera Rodríguez, centrale uruguaiano classe 1998, ex Pineto e Bisceglie in Serie D, che ha chiuso l’ultima stagione in Eccellenza con Bisceglie e Foggia Incedit. Un profilo esperto per la categoria, che dovrà dimostrare affidabilità e continuità in un reparto tutto da costruire.

A centrocampo si segnalano tre innesti. Andrea Morelli, classe 2006, anconetano, ha militato tra Montegiorgio e Monturano. Matteo Frinconi, 24 anni, arriva dal Montegiorgio in Promozione, ma vanta esperienze in Eccellenza con Porto Sant’Elpidio, Monturano e San Marco Servigliano. Il nome più interessante è quello di Matteo Bruno, classe 2003, cresciuto tra Roma e Frosinone, protagonista in Primavera (6 gol e 13 assist) e reduce da due stagioni in Serie D con Tau Altopascio e Sant’Agata.

In attacco, le due scommesse si chiamano Michele Pulpito (classe 2006), ex Lecce e Bisceglie, e Pasquale Dicembre (2007), autore di 13 reti con la Real Azzurra Pagani Under 18. Giovani promettenti, ma con prospettive più a lungo termine che impatto immediato.

In sintesi, questa Fermana sembra ancora un cantiere aperto, costruita più per necessità che per ambizione. Un mercato fatto di occasioni, profili giovani e soluzioni esterne al territorio. Scelte comprensibili, forse inevitabili, ma che di certo non scaldano i cuori. Il tempo per completare la rosa non manca, ma il punto di partenza è chiaro: senza identità e senza nomi forti, serviranno pazienza, fiducia e risultati sul campo per riconquistare credibilità.

Sezione: Eccellenza / Data: Gio 07 agosto 2025 alle 16:30
Autore: Paolo Catena
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