Dopo i pareggi con Ragusa e Vibonese, domenica scorsa, la Nissa è tornata al successo. La vittoria in casa della Vigor Lamezia è importante per restare agganciati al treno della capolista, ruolo in cui, da questa settimana, è il Savoia ad essere protagonista. E proprio i Bianchi di Torre Annunziata saranno i prossimi avversari della squadra di Caltanissetta. Per parlare del momento che vive il club siciliano, abbiamo intervistato il direttore sportivo Ernesto Russello.
Direttore, partiamo dall'ultima gara: che partita è stata quella in casa della Vigor Lamezia?
«Prima di tutto, devo rimarcare l'atteggiamento che ha avuto la squadra di voler portare a casa i tre punti. La classica partita "sporca" in cui abbiamo avuto la capacità e la volontà vincere giocando da squadra e difendendo con i denti fino al 96' il risultato. Inoltre, non eravamo abituati certamente a quel tipo di campo, al netto che noi giochiamo sul sintetico e quello di Lamezia è in erba naturale, il fatto che anche il Sambiase disputi le proprie gare interne lì lo ha reso, eufemisticamente parlando, tutt'altro che in perfette condizioni».
Alle porte c'è l'attesissimo match con il Savoia, attuale capolista del girone, anche se per un solo punto. Voi ci arrivate con uno score di tre vittorie e due pareggi. Che partita si aspetta e che valore avrebbe per la stagione un eventuale successo, pur se domenica saremo appena all'ottava giornata?
«Sappiamo bene il valore che ha la rosa del Savoia. Una squadra ben costruita. Vogliamo preparare la settimana in serenità e tranquillità, consapevoli di incontrare un grandissimo club sia per rosa, come detto, che per blasone. Vincere significherebbe prendere la testa della classifica, da vedere se poi a pari punti con qualche altra perché siamo in quattro ad essere a dodici punti ad oggi. Scontato che, ovviamente, l'importante non è essere primi domenica sera ma esserlo a fine campionato, però avrebbe un valore importante perché aumenterebbe l'entusiasmo dei tifosi. Noi abbiamo bisogno della loro euforia. Per domenica è previsto già un pubblico importante che verrà a sostenere la squadra, calciatori abituati a competere per vincere e che, di conseguenza, hanno bisogno anche di questi stimoli extra campo. Per noi, quindi, è una partita quasi vitale per come stiamo gestendo questo avvio di campionato. Un torneo, sin qui, magari non bello ma molto livellato. Mi aspetto un probabile reinserimento più in là, nella lotta al vertice, anche della Reggina. Vogliamo cercare di prendere la testa della classifica e cominciare a crederci ancora di più».
Le maggiori insidie di questa sfida?
«Forse noi, a parte il Granillo di Reggio Calabria, abbiamo un campo da gioco diverso da tutte le altre. Un campo più grande, dove stiamo facendo un po' di fatica a chiudere le partite. Abbiamo infatti realizzato un solo successo e due pareggi tra le mura amiche. Vincere col Savoia significherebbe, quindi, anche sfatare quello che rischia di diventare una sorta di tabù Tomasselli. Inoltre vogliamo dare una gioia importante ai nostri tifosi ed al nostro presidente che in casa non manca mai di dare il proprio apporto e sostegno alla squadra. Saremo felici di ospitare anche la tifoseria ospite, del resto Caltanissetta è una città molto ospitale e la sua tifoseria non è da meno. Sono sicuro che sarà una bella giornata di calcio e di sport».
Il mercato di serie D è di fatto sempre aperto, siamo ormai a metà ottobre e già si stanno moltiplicando le voci in merito alla fine di dicembre. La Nissa sarà protagonista anche nel mercato cosiddetto di riparazione?
«Inutile parlare di mercato. Non posso che elogiare, difendere e blindare questo gruppo di ragazzi che ho scelto personalmente. Abbiamo una rosa ampia, sotto questo punto di vista il rammarico è essere usciti dalla Coppa Italia di Serie D perché ci poteva permettere di dare minutaggio un po' a tutti. In questo momento siamo in 28 e se non ci sarà qualche "mal di pancia", resteremo così. Numericamente siamo a posto. Se poi ci sarà qualcuno che vuole andare via, come è successo ad esempio già per qualche under che poi abbiamo rimpiazzato subito, io non trattengo nessuno. Ovviamente in tale caso, la società interverrà e rinforzeremo magari qualche reparto che ne avrà più bisogno. Non ci tireremo sicuramente indietro anche perché la Nissa è una società forte, solida e compatta».
Siete additati da molti addetti ai lavori come una delle pretendenti alla vittoria finale, qual è il suo pensiero a riguardo?
«Noi non ci siamo mai nascosti. Nonostante siamo partiti con un pareggio e la sconfitta di Reggio, che tutto sommato non meritavamo ma che ci può stare di perdere al Granillo. Però, ci siamo ricompattati subito ed il gruppo è questo. Quando hai gente che ha vinto campionati importanti di serie C, un gruppo forte, basta guardarsi in faccia ed è più facile ricompattarci subito. Noi vogliamo continuare il nostro percorso. Il bel calcio arriverà pure, perché abbiamo giocato ottime partite con prestazioni probabilmente al di sotto delle aspettative. Però parliamo di un gruppo nuovo, con ventidue-ventitré calciatori arrivati in estate. Un gruppo che va, quindi, amalgamato ed è fisiologico che serva un po' di tempo. Ho massimo rispetto e stima per il lavoro di mister Di Napoli, un allenatore che ho voluto io fortemente a Caltanissetta. E sono certo che arriverà pure il bel calcio».
Riforma serie D, se ne parla tanto. Quanto è importante riuscire ad assegnare una promozione diretta attraverso i play-off?
«Sono favorevolissimo. È la cosa più giusta. Mi auguro che questa riforma possa diventare realtà quanto prima. Partendo dalla serie A, fino ad arrivare ai Dilettanti, forse la serie D è il campionato più tosto perché una vince e tutte le altre perdono. Allargare la possibilità di salire di categoria anche ad altre squadre già vale come stimolo in più. Inoltre oggi i play-off non sono del tutto meritocratici perché premiano anche la storia ed il blasone di un club e non solo il percorso che una squadra realizza ai play-off. Anche si trattasse di una sola promozione per l'intera serie D attraverso i play-off sarebbe, come detto, uno stimolo in più per tutte le società che puntano a vincere».
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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