Terremoto in casa Fiorentina. La società viola ha deciso di interrompere il rapporto professionale con l'allenatore Stefano Pioli, sollevato dall'incarico di tecnico della Prima Squadra maschile. Una decisione drastica che arriva in un momento delicato della stagione, con la squadra invischiata nella zona calda della classifica.

La comunicazione ufficiale è arrivata attraverso i canali del club: "ACF Fiorentina comunica che Stefano Pioli è stato sollevato, in data odierna, dall'incarico di allenatore della Prima Squadra maschile. La Società desidera ringraziare il tecnico e il suo staff per la professionalità dimostrata nel corso del loro lavoro. La guida tecnica della Prima Squadra è stata, temporaneamente, affidata, a partire dall'allenamento di questo pomeriggio, a Mister Daniele Galloppa".

La scelta di Galloppa come soluzione temporanea rappresenta un passaggio ponte mentre la dirigenza gigliata lavora intensamente per individuare il profilo giusto cui affidare la delicata missione di risollevare le sorti della squadra. L'obiettivo primario è chiaro: allontanarsi quanto prima dalla zona retrocessione e riportare serenità in un ambiente scosso dai recenti risultati negativi.

Secondo quanto emerge nelle ultime ore, il nome che avrebbe guadagnato maggior credito nella rosa dei candidati alla successione di Pioli sarebbe quello di Roberto D'Aversa. Il tecnico rappresenterebbe attualmente la soluzione più accreditata per sedere sulla panchina viola, anche se la dirigenza avrebbe valutato e continuerebbe a sondare diverse alternative.

Tra i profili considerati nelle fasi preliminari della ricerca figurerebbero anche Paolo Vanoli e Roberto Mancini, nomi di caratura ed esperienza differenti che testimoniano l'ampiezza della riflessione in corso negli uffici del club fiorentino. La scelta definitiva appare comunque imminente, considerata l'urgenza di dare stabilità tecnica a una squadra che necessita di certezze per uscire da una situazione complicata.

L'esonero di Pioli non rappresenta però l'unico scossone che ha investito la Fiorentina in questi giorni convulsi. La crisi ha travolto anche l'area dirigenziale, con le dimissioni di Daniele Pradè dalla carica di direttore sportivo. La decisione del dirigente sarebbe maturata nelle ore immediatamente precedenti alla sconfitta interna contro il Lecce, risultato che avrebbe ulteriormente aggravato la situazione di classifica e accelerato i processi decisionali.

La partenza di Pradè apre naturalmente un altro fronte delicato per la società viola, che si trova a dover individuare anche una nuova figura di riferimento per l'area tecnico-sportiva. In questo contesto, le strategie della dirigenza sembrerebbero orientarsi verso soluzioni interne piuttosto che verso profili esterni.

Dopo aver effettuato sondaggi esplorativi per il profilo di Gianluca Petrachi, dirigente con esperienza in diverse piazze importanti del calcio italiano, l'orientamento prevalente nella compagine societaria sembrerebbe infatti essere quello di valorizzare competenze già presenti all'interno della struttura. La soluzione che avrebbe acquisito maggior consenso prevederebbe una promozione ai vertici dell'area sportiva per due figure già operative nel club: il direttore tecnico Goretti e il responsabile del settore giovanile Angeloni.

Una scelta che avrebbe il duplice vantaggio di garantire continuità nella conoscenza della rosa e dell'ambiente, oltre a premiare professionalità già inserite nel contesto fiorentino. L'ipotesi di una doppia promozione interna rappresenterebbe anche un segnale di fiducia nelle competenze sviluppate nel tempo all'interno della società.

I cambiamenti in atto testimoniano la gravità del momento che sta attraversando la Fiorentina. La zona retrocessione rappresenta uno scenario inaccettabile per una piazza storica come quella gigliata, abituata a ben altri palcoscenici e con ambizioni che non possono limitarsi alla sola salvezza.

Il nuovo allenatore, chiunque esso sia, erediterà quindi una situazione complessa che richiederà capacità di gestione non solo tecnico-tattiche ma anche psicologiche. Ricompattare un gruppo scosso dai risultati negativi e dalle tensioni inevitabilmente generate dalla crisi sarà fondamentale quanto individuare le soluzioni tattiche più efficaci per invertire la rotta.

L'accelerazione impressa dalla società alle operazioni di rinnovamento della guida tecnica e dell'area sportiva dimostra la consapevolezza dell'urgenza di intervenire. I prossimi giorni saranno decisivi per delineare il nuovo assetto che dovrà guidare la Fiorentina fuori dalle difficoltà attuali e riportare il club su binari più consoni alla sua storia e alle aspettative della tifoseria.

Sezione: Serie A / Data: Mar 04 novembre 2025 alle 12:37
Autore: Davide Guardabascio
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