Alla vigilia dell'ultimo impegno stagionale contro il Pontedera, il direttore generale sportivo del Perugia, Mauro Meluso, ha tenuto una conferenza stampa articolata dove ha analizzato la stagione in chiusura e delineato le prospettive future per il club umbro. Un'occasione importante per fare il punto dopo un'annata definita "altalenante" e considerata di transizione verso progetti più ambiziosi.
Il dirigente ha aperto il suo intervento con un momento di raccoglimento: «Ci uniamo tutti al cordoglio nazionale visto che si stanno svolgendo i funerali di Papa Francesco». Meluso ha poi voluto dedicare un pensiero personale: «Faccio una divagazione personale, per mandare un pensiero ad un caro amico, Graziano Fiorita, il fisioterapista del Lecce con il quale ho lavorato 4 anni».
Entrando nel merito della partita imminente contro il Pontedera, Meluso ha sottolineato l'importanza simbolica del match conclusivo: «È giusto interfacciarmi con la nostra gente perché la partita di domani ha un'importanza simbolica. Sicuramente ha un'importanza per finire dignitosamente questo campionato che è stato altalenante. Ci aspettiamo che la squadra faccia una prestazione di livello».
Il direttore ha poi approfondito l'analisi della stagione, non nascondendo le criticità emerse: «Il bilancio finale è negativo, ci eravamo illusi pur se sapevamo che c'erano difficoltà. L'obiettivo era entrare nei playoff, ma non dobbiamo dimenticare lo sviluppo dell'annata. I grandi cambiamenti che ci sono stati». Meluso ha quindi evidenziato come la squadra sia stata costruita seguendo inizialmente la visione della precedente proprietà, con principi differenti rispetto a quelli dell'attuale gruppo dirigente: «La squadra è nata con la politica societaria della vecchia società, differente rispetto a quella della nuova proprietà. È stata un'annata transitoria».
Guardando al futuro, il dirigente ha indicato con chiarezza che «l'anno zero comincia da luglio». Ha poi ricostruito il suo percorso da quando ha assunto la responsabilità dell'area tecnica: «L'obiettivo principale era mettere in sicurezza questo club dal punto di vista economico. Quando ho assunto la carica di responsabile dell'area tecnica l'obiettivo era mettere in sicurezza il campionato. Fare in modo che non ci fossero appendici playout».
Meluso ha anche evidenziato le difficoltà oggettive incontrate nel corso della stagione: «Le difficoltà sono derivate anche dal blocco del mercato, non sono scusanti ma una constatazione dei fatti». Non è mancato un riferimento a episodi specifici che secondo il dirigente rappresentano emblematicamente l'andamento dell'intera annata: «L'annata è finita non benissimo, sono arrivato in un momento di grande difficoltà. Rimane il rammarico perché la partita di Campobasso è lo specchio dell'annata, poteva essere gestita molto meglio. Responsabilità che la squadra si deve prendere, abbiamo avuto un solo ammonito ed undici falli».
La parte più significativa dell'intervento di Meluso è arrivata quando ha delineato gli obiettivi futuri del club: «L'anno zero non significa che questi mesi che sono passati non siano serviti a nulla, abbiamo fatto tante considerazioni. Insieme a Faroni, che ci supporta costantemente, stiamo lavorando alacremente per far sì che questo club cresca». Il dirigente ha poi fissato un traguardo ambizioso ma chiaro: «Nei prossimi due anni l'obiettivo è andare in Serie B. Anche qui, come a Lecce, devo cercare di vincere, tenendo sempre saldi i principi di sostenibilità economica».
Meluso ha concluso con una dichiarazione che suona come una promessa ai tifosi biancorossi: «I prossimi due anni saranno quelli in cui questo club deve assolutamente puntare ad andare in B. Quando parlo di anno zero non significa che partiamo da zero, anzi sono convinto che abbiamo gli strumenti per combattere per i primi posti».
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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