Una chiamata alle armi che sa di passione, appartenenza e orgoglio cittadino. Il Pontedera si prepara ad affrontare domenica pomeriggio una delle partite più delicate della stagione contro il Perugia, e lo fa rivolgendosi direttamente al cuore della propria comunità. Non è solo una questione di punti in classifica: è una sfida che, nelle parole della società, «va oltre i novanta minuti di gioco» e rappresenta un momento cruciale per il futuro della squadra granata.

L'appello lanciato dal club toscano è chiaro e diretto: lo stadio "Mannucci" deve diventare un fortino inespugnabile, una bolgia di colori e voci capace di trascinare i giocatori oltre ogni limite. «Il Pontedera ha bisogno del calore, della voce e del cuore della sua gente», si legge nel comunicato ufficiale, che sottolinea come questa partita richieda uno sforzo collettivo da parte di tutta la città.

La società non si limita a chiedere sostegno sugli spalti, ma rivolge un appello preciso anche ai propri giocatori, chiamati a incarnare i valori più autentici della comunità che rappresentano. «Alla squadra chiediamo di portare in campo la storia e l'anima di Pontedera: la determinazione, la fatica, la passione, l'umiltà», recita il messaggio del club, evidenziando come questi principi debbano tradursi in prestazione sul terreno di gioco.

Ma è chiaro che, secondo la dirigenza granata, il risultato finale dipenderà dall'energia complessiva che si respirerà domenica pomeriggio. «Per vincere serve l'energia di tutti, serve sentire lo stadio "Mannucci" pulsare, vivere, spingere i nostri ragazzi oltre ogni limite», sottolinea la società, consapevole che il dodicesimo uomo in campo può fare la differenza in partite di questa portata.

Particolarmente significativo è il passaggio dedicato al cuore pulsante del tifo pontederese: la Gradinata Nord Diego Savelli. Il club ha voluto rivolgere un ringraziamento speciale a questo gruppo di tifosi, riconoscendone il valore e la costanza anche nei momenti più complicati della stagione.

«Un pensiero e un ringraziamento speciale voglio rivolgerlo alla Gradinata Nord Diego Savelli, che anche nei momenti più difficili non ha mai fatto mancare il proprio sostegno», si legge nel comunicato. Le parole proseguono con una definizione che suona come un manifesto: «Sono loro l'esempio più autentico di cosa significhi stare vicino alla squadra: con il cuore, con la voce, con la presenza costante e con un amore che non conosce condizioni».

La società non esita a definire questa dedizione come «un patrimonio di tutta Pontedera», riconoscendo alla Gradinata Nord un ruolo che va ben oltre il semplice sostegno sportivo, assumendo invece una valenza identitaria per l'intera comunità.

L'appello del Pontedera si estende a tutti i segmenti della popolazione cittadina, senza distinzioni. «Invitiamo tutta la città a stringersi attorno alla squadra: famiglie, giovani, tifosi di sempre e chi magari non è mai venuto allo stadio ma sente di far parte di questa comunità», recita il messaggio, che mira evidentemente a creare un momento di unione collettiva.

L'obiettivo dichiarato è trasformare lo stadio "Mannucci" in «una festa di colori granata, una spinta in più per i nostri ragazzi». Il club vuole che domenica sia l'occasione per dimostrare che «Pontedera c'è e sa farsi sentire nei momenti che contano davvero», trasformando una partita di calcio in un momento di coesione sociale e identità territoriale.

Per tradurre in pratica questo invito alla partecipazione, la società ha deciso di abbattere le barriere economiche con un'iniziativa dal forte valore simbolico. Sono stati istituiti biglietti al prezzo di 1 euro per tre specifiche categorie: tutte le donne, i giovani dai 14 ai 18 anni non compiuti e gli over 66.

«Abbiamo voluto pensare anche a un gesto concreto per avvicinare ancora più persone», spiega il club, precisando che si tratta di «un piccolo gesto per dire che il calcio è di tutti, e che la passione può unire generazioni e persone diverse sotto un unico colore, il granata».

L'iniziativa ha una duplice valenza: da un lato rappresenta un incentivo economico concreto per favorire l'affluenza allo stadio in un momento cruciale, dall'altro lancia un messaggio culturale importante sul ruolo inclusivo dello sport e sulla capacità del calcio di abbattere barriere generazionali e di genere.

Il messaggio conclusivo della società racchiude il senso complessivo dell'operazione: creare un'atmosfera unica che possa effettivamente influenzare il corso della partita. «Domenica vogliamo sentire il battito di un'intera città che sostiene i suoi ragazzi. Insieme, con il cuore granata, possiamo fare la differenza», conclude l'appello.

La sfida contro il Perugia si preannuncia quindi come un momento che trascende la dimensione puramente sportiva per assumere i contorni di un vero e proprio evento cittadino. Il Pontedera ha lanciato il guanto di sfida non solo agli avversari sul campo, ma anche alla propria comunità, chiamata a rispondere presente in un momento delicato della stagione.

La formula scelta – combinazione di appello emotivo, riconoscimento del valore della tifoseria storica e misure concrete per favorire la partecipazione – rappresenta un tentativo articolato di mobilitazione che va oltre i consueti slogan pre-partita. Resta ora da vedere se la città saprà rispondere all'appello e se lo stadio "Mannucci" saprà trasformarsi in quel fortino di passione granata che la società auspica. La risposta arriverà domenica pomeriggio, quando il pallone inizierà a rotolare e la voce degli spalti si fonderà con il gioco dei ventidue in campo.

Sezione: Serie C / Data: Mer 29 ottobre 2025 alle 09:45
Autore: Andrea Villa
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