Carmine Coppola e Mamadou Coulibaly: il mosaico del nuovo ACR Messina si sta via via componendo. Ad introdurre gli ultimi due arrivati è stato il responsabile dell'area tecnica Ciccio La Rosa, il quale ha fatto il punto sul completamento della rosa e, soprattutto, sulla questione allenatore. “Non vedevo l’ora di tornare a Messina. Ringrazio i calciatori, non è da tutti sostenere degli allenamenti semplicemente per effetto di un accordo verbale, senza aver sottoscritto un reale contratto. Si ricomincia adesso a parlare di calcio, ma dovremo ricostruire tutto, tassello per tassello. Per la scelta dell’allenatore aspettiamo ancora qualche giorno. C’è un preferito. Gorgone ha dei problemi familiari, il prescelto sarà uno tra Bucaro, Pensabene e Pergolizzi”. L’ex tecnico di Sapri e Ebolitana appare in pole.
Dopo Corona, Criaco e Coppola un altro ex giallorosso sta per tornare a Messina. Si tratta di Salvatore D’Alterio, laterale classe 1980. “Ho la sua parola, dovrebbe raggiungerci quando si svincolerà dal Pescara. E’ stato contattato anche dal Catanzaro ma vuole tornare a Messina, spero prevalga il senso d’appartenenza. Per Ferraro, invece, è un po’ più complicato, ma abbiamo comunque alternative di pari livello. Inoltre, dati i buoni rapporti con l’Udinese, dalla società friulana arriverà qualche elemento valido”.
Tra i nuovi è Coulibaly, centrocampista classe 1991, nativo di Dabou, in Costa D’Avorio, a destare maggiore curiosità. "E’ un play basso, si tratta di un giocatore che abbina qualità e quantità. L’avevo notato quando militava nella Primavera dell’Atalanta e ci siamo mossi in anticipo sulla concorrenza dal momento in cui ho saputo che sarebbe andato via da Mantova. A centrocampo, inoltre, avremo anche Mento e conto molto sul ritorno di Bruno. Ma non c’è fretta, il mercato di D chiude il 15 settembre e riaprirà a dicembre”.
Prime parole da giocatore del Messina per un emozionato Coulibaly. "Sono sorpreso, a Mantova non c’era tutto questo entusiasmo. Mi hanno convinto la piazza e la storia del Messina. Tutti quelli con cui ho parlato mi hanno consigliato di affrontare questa avventura. Per questo non è stato difficile accettare, nonostante l’interesse della Salernitana che mi aveva cercato. In Campania, forse, avrei anche guadagnato qualcosa in più”.
Chi non ha bisogno di presentazioni è Carmine Coppola, dal 2001 al 2008 ininterrottamente al Messina, eccezion fatta per la parentesi Livorno. Il centrocampista di Pollena Trocchia, legatissimo alla città anche per via degli affetti familiari, ha assistito da spettatore a diverse partite dei giallorossi negli ultimi anni. "La scelta di tornare a Messina l’avevo già intrapresa a febbraio-marzo, quando ho confidato a Ferrara la mia intenzione ad alcuni amici, a patto di poter vedere al timone una società decente che non avesse nulla a che vedere con quelle del recente passato. Mi ha fatto male leggere che c’era chi si augurava la scomparsa dell’ACR, per me è questa l’unica squadra della città. Adesso ripartiamo da zero, bisogna ricompattarsi ed essere una vera famiglia, pur rispettando i ruoli. Mi auguro che anche le istituzioni paghino il biglietto, serve il contributo di tutti. Ad uno come La Rosa è stato ovvio dire di sì: il Messina non può essere considerata una squadra di Serie D, è sempre un onore indossare questa maglia, in qualunque categoria, e per questo ho fatto volentieri un sacrificio economico”.
Frosinone, Salernitana, Arezzo, Taranto e Spal: tanto girovagare negli ultimi anni e qualche problema di troppo. Cosa non ha funzionato ? "A Salerno sono stato contestato perché porto sul braccio un tatuaggio raffigurante il simbolo del Messina. Mi chiedevano persino di vestire la casacca con le maniche lunghe affinché non si vedesse. Anche per questo sono finito fuori rosa. Ad Arezzo ho trovato un’altra società disastrata, mentre a Taranto e Ferrara mi sono trovato un po’ meglio. Con tutto il rispetto, però, anziché giocare in Prima Divisione in queste piazze ho preferito tornare qui. Voglio raggiungere a tutti i costi il record di Schillaci che vanta quasi 260 presenze in giallorosso. Io al momento sono a 178, quindi mi dovrete sopportare per almeno 4 anni…”
Domenica c’è l’Adrano, primo appuntamento ufficiale della nuova stagione. "Non ci sono partite di Coppa Italia o amichevoli per me. Tutte le gare sono uguali e dovremo lottare su ogni pallone, anche perché sarà durissima. Non conosco bene il campionato, ma so che affronteremo squadre che vivranno la sfida contro il Messina come l’appuntamento dell’anno”.
Autore: Massimo Poerio
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