Il mister Orazio Pidatella ha parlato in sala stampa dopo la sconfitta per 2-0 subita dalla sua Sancataldese in casa del Sambiase. Nonostante il risultato negativo, l'allenatore ha voluto proteggere e difendere i suoi giocatori, attribuendo semmai a sé stesso le responsabilità per l'esito della gara.

Il mister siciliano ha esordito con grande amarezza, trovando difficile giustificare il risultato, vista la dedizione messa in campo dai suoi. «È difficilissimo spiegare sconfitte così, dove la squadra ha dato tutto quello che aveva», ha dichiarato Pidatella. L'impegno e la tenuta della squadra sono stati evidenti, tanto da rendere impossibile qualsiasi rimprovero: «Non posso rimproverare nulla ai ragazzi. Hanno tenuto testa a una squadra di categoria, una squadra ben formata, quindi non riesco a dare le colpe ai ragazzi, hanno fatto la prestazione».

Nonostante il rammarico per la sconfitta, il mister ha ribadito la necessità di voltare pagina e focalizzarsi sul prossimo impegno: «Però è chiaro che bisogna rimboccarsi le maniche e pensare già a domenica».

Il dispiacere dell'allenatore è profondo, in quanto sa bene quanto impegno i suoi ragazzi mettano quotidianamente: «A me dispiace tantissimo per i ragazzi, perché, ripeto, danno tutto quello che hanno non solo la domenica, ma ogni giorno, e quindi spiegare questa sconfitta è difficile». Pur difendendo l'operato dei suoi, il mister è conscio che la sconfitta è un segnale di qualcosa che non va: «Poi è chiaro che se perdiamo abbiamo qualche limite.

Nella ripresa, la Sancataldese ha cercato di cambiare le carte in tavola per raddrizzare il risultato, anche forzando alcune mosse. «Nella ripresa abbiamo dovuto forzare qualche qualche cambio, e quindi abbiamo cambiato qualcosina. E quindi, ripeto, nulla da dire ai ragazzi anche a quelli che sono subentrati», ha affermato Pidatella.

L'allenatore conosce bene lo stato d'animo dei suoi: «So l’umore che c’è nello spogliatoio, so che sono molto dispiaciuti i ragazzi. Sono mortificati e mi dispiace per loro». Il messaggio finale è un richiamo alla resilienza, ma con un gesto di grande responsabilità personale, assumendosi il peso della sconfitta: «Però bisogna essere abituati a questi momenti, bisogna lottare, non bisogna recriminare, non bisogna ricercare colpevoli dentro il campo. Magari un colpevole sono io in questo momento, perché sono alla guida di questi ragazzi e quindi mi pren

Sezione: Serie D / Data: Lun 03 novembre 2025 alle 23:45
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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