Il Chievo ha la facoltà di ripartire dalla serie D, dopo l'esclusione dalla serie B. Secondo quanto scrive padovasport, i cliviensi dovrebbero far leva sull'articolo 52 comma 10 delle Noif. 

Il sindaco di Verona, Federico Sboarina, può attivare la procedura per accreditare il Chievo di Campedelli (perchè altri soggetti interessati a far nascere un nuovo Chievo non sembrano esserci) in serie D. Nell'ipotesi in cui, però, si presentasse un nuovo imprenditore pronto a far ripartire il Chievo dalla D, perché il sindaco dovrebbe accreditare proprio il Chievo di Campedelli? Se non lo facesse, rischierebbe di non ricevere più gli arretrati per il pagamento del Bentegodi da parte del club gialloblu, creando un danno erariale al Comune. È quasi certo quindi che, se mai ci fosse un altro soggetto pronto a far ripartire il Chievo (ipotesi molto fantasiosa, ma possibile), il sindaco darebbe la precedenza a Campedelli anche per sistemare le pendenze con il Comune.

Per partecipare alla D il Chievo deve onorare i debiti sportivi (ingaggi di giocatori e staff tecnico), e su questo fronte la società non ha problemi. Dovrà anche non avere debiti con l'erario, quindi ridiscutere il famoso piano di rateizzazione con il Fisco.

Le possibilità di ripartire dalla D quindi ci sono, regolamento alla mano. Ovviamente la premessa è che Luca Campedelli abbia ancora voglia di continuare con il calcio.

Sezione: Serie D / Data: Sab 31 luglio 2021 alle 17:15
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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