C'è rammarico nell'ambiente del Desenzano dopo la sconfitta in finale playoff, ma rimane la consapevolezza di aver dato il massimo in una stagione caratterizzata da diverse difficoltà. Marco Gaburro, allenatore della formazione gardesana, analizza con lucidità la prestazione della sua squadra e il percorso stagionale.

"Abbiamo fatto il massimo per quello che era il momento della nostra stagione", assicura Gaburro. "In questa fase del campionato c'è il rischio di assistere a gare sotto ritmo, invece le due squadre hanno disputato un ottimo primo tempo: il nostro vantaggio, all'interno dell'equilibrio della sfida, penso fosse meritato".

Il tecnico non nasconde la delusione per come è maturato il pareggio degli avversari: "Siamo stati polli nella circostanza dell'1-1: si può prendere gol, ma non così, provando a controllare una palla che bisognava invece spazzare. L'espulsione poi ha spostato definitivamente l'inerzia, anche se abbiamo avuto una grossa chance per il 2-2".

Guardando all'intera stagione, Gaburro evidenzia le difficoltà incontrate lungo il percorso: "È stata tribolata, soprattutto per gli infortuni: siamo stati spesso costretti a cambiare punti di riferimento. Mancano quei 10 punti che una squadra come la nostra avrebbe potuto fare. Però non è tutto da buttare: sta alla società capire cosa si può migliorare".

Le parole dell'allenatore sembrano indicare una volontà di proseguire il lavoro iniziato con il Desenzano: "Dobbiamo ancora definire, ma da parte mia mi sono trovato molto bene: si è costruito qualcosa di buono e si è fatto calcio come piace a me. Sono contento si stia già cominciando a parlare di futuro, perché non è scontato".

Nonostante l'eliminazione dai playoff, il bilancio della stagione del Desenzano presenta elementi positivi su cui costruire per il futuro, con un allenatore che sembra disposto a continuare il percorso intrapreso, consapevole delle potenzialità della squadra e di margini di miglioramento ancora da esplorare.

Sezione: Serie D / Data: Lun 19 maggio 2025 alle 22:30
Autore: Luigi Redaelli
vedi letture
Print