La Vibonese ha intrapreso una decisa offensiva sul mercato per risolvere le problematiche legate alla scarsa profondità della rosa, una criticità emersa chiaramente nelle riflessioni del tecnico Raffaele Esposito dopo il recente match contro il Savoia.

Il Direttore Sportivo Angelo Costa, determinato a costruire una squadra ancora più agguerrita e competitiva, sta premendo sull'acceleratore. Dopo aver finalizzato l'accordo con l'attaccante marocchino Lagzir, in arrivo dal Fasano, il club rossoblù ha messo a segno un secondo importante colpo, questa volta per rinforzare il reparto arretrato.

Il nuovo innesto per la difesa è Filippo Di Maro, un giovane difensore centrale classe 2005 proveniente dalla Primavera del Palermo. Di Maro è un ragazzo cresciuto in un vivaio di prestigio, con una struttura fisica imponente, ritenuto affidabile e animato dalla grande voglia di misurarsi nel calcio dei "grandi".

Questo acquisto è fondamentale per fornire alternative e permettere al reparto difensivo, finora costretto a un notevole dispendio di energie, di poter rifiatare. L'obiettivo è alleggerire il carico sui titolari e garantire una copertura adeguata in un campionato logorante.

Per fare spazio ai nuovi volti e rispettare gli equilibri interni, la Vibonese ha anche formalizzato l'addio di due giovani che avevano iniziato la stagione in Calabria, ma che non rientravano più nei piani tecnici della squadra.

Lascia i colori rossoblù il difensore Jacopo Galizia e l'attaccante spagnolo Santos Maya Romero. Quest'ultimo era giunto in estate dopo aver completato il suo percorso di formazione nella prestigiosa cantera del Real Madrid. Entrambe le separazioni sono state consensuali, frutto del rispetto per i percorsi professionali e le necessità di tutti i soggetti coinvolti.

La campagna acquisti della Vibonese lancia un segnale inequivocabile: la società non ha intenzione di perdere tempo né di abbassare la guardia. Le ambizioni restano elevate e l'obiettivo è fornire all'allenatore tutto il necessario per mantenere la squadra ai vertici della classifica. La Serie D è un campionato che non ammette distrazioni, e la dirigenza è consapevole che, specialmente nelle partite cruciali, non è sufficiente avere una formazione titolare di alto livello: la vera differenza la fanno la profondità dell'organico e la capacità di cambiare l'inerzia della gara grazie alla qualità dei subentrati dalla panchina.

Sezione: Serie D / Data: Mer 29 ottobre 2025 alle 09:10
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
vedi letture
Print