In attesa della definizione del calendario, prevista per domani alle 13, numerosi addetti ai lavori del calcio si stanno pronunciando sulla composizione del girone E. Tra questi, il direttore sportivo dell’Orvietana, Severino Capretti, ha espresso la sua soddisfazione e le sue ambizioni in un’intervista al Corriere dell’Umbria, sottolineando la competitività del raggruppamento e gli obiettivi della squadra.

Un girone competitivo e un sogno nel cassetto

Capretti ha analizzato la situazione del girone, identificando un chiaro favorito e un nutrito gruppo di outsider. «Siamo soddisfatti della composizione del girone, è competitivo e ci stimola», ha spiegato, per poi delineare le gerarchie. A suo avviso, il Grosseto si colloca un gradino sopra tutti gli altri, senza rivali diretti per la vittoria finale. Subito dopo, si posiziona un gruppo di squadre che, a detta del DS, potrebbe lottare per le posizioni di vertice. «Credo che il Grosseto non abbia rivali, poi c’è un gruppo di squadre come Prato, Siena, Tau, Follonica Gavorrano e Foligno che potrebbero stare un po’ in scia, spero che l’Orvietana si inserisca in questo gruppo».

L’ambizione va oltre la salvezza

Sebbene l’obiettivo dichiarato dalla presidenza sia una salvezza tranquilla, Capretti ha alzato l’asticella. Per il direttore sportivo, l’Orvietana deve puntare più in alto. «Il presidente ci ha chiesto una salvezza tranquilla», ha ammesso, aggiungendo subito un’importante precisazione, «però dico che dobbiamo puntare a centrare quantomeno il quinto posto, perché a livello calcistico non riesco a vedere un obiettivo più basso dell’annata precedente». Ha poi spronato la squadra a non accontentarsi, ma a lavorare con costanza per superare i limiti imposti. «Non dobbiamo cullarci su quello che ci chiede il presidente, ma lavorare ogni giorno per migliorarci e per il sogno che abbiamo». A sostenere il suo ottimismo, non ci sono solo le qualità tecniche dei giocatori, ma anche lo spessore del gruppo: «La grande unità di intenti, la serietà di tutto il gruppo e lo spessore umano, non solo tecnico, dei ragazzi sono ulteriori elementi che mi fanno essere ottimista».

Progetto giovani e la scommessa su Caon

L'Orvietana, nella passata stagione, si è distinta non solo per l’ottima performance sportiva che l’ha portata ai playoff, superando squadre blasonate come Siena e Grosseto, ma anche per la sua attenzione verso i giovani. La società ha vinto il premio “Giovani D Valore”, incassando 50.000 euro per l’impiego costante di ragazzi del vivaio in campo. «Per una società come la nostra», ha spiegato Capretti, «che punta a essere sostenibile è chiaro che è importante, significherebbe dare valore ai nostri ragazzi e incassare un premio che fa sempre comodo».

Il DS ha poi concluso l'intervista lanciando una sfida a Giammarco Caon, individuato come il possibile protagonista della stagione. Le aspettative su di lui sono molto alte, e l’obiettivo è che ricopra un ruolo simile a quello di Panattoni nell’anno precedente. «Sarà l’anno di Giammarco Caon, deve fare quello che ha fatto Panattoni nella scorsa stagione», ha affermato con convinzione. La scelta di trattenerlo a Orvieto non è stata casuale: «Caon è rimasto per questo motivo, ora avrà più centralità nel progetto perché conosce già l’allenatore e il sistema di gioco».

Sezione: Serie D / Data: Gio 07 agosto 2025 alle 23:30
Autore: Redazione Notiziario del Calcio
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