La capolista del girone affronta domenica pomeriggio una trasferta insidiosa contro i padovani, unici ad averli battuti in questa stagione. La formazione di Gorini vuole consolidare il primato, mentre i padroni di casa cercano il riscatto dopo la battuta d'arresto dell'ultimo turno.
Il Treviso FBC si prepara ad affrontare una delle sfide più delicate del suo cammino stagionale. Domenica pomeriggio, con fischio d'inizio fissato alle ore 14.30, i biancocelesti scenderanno in campo allo Stadio Casée di San Martino di Lupari per affrontare la Luparense in quello che si preannuncia come un confronto ricco di motivazioni ed emozioni.
La gara assume un significato particolare per la squadra veneta, che non ha dimenticato il ko subito all'esordio stagionale. Era il 31 agosto scorso quando, proprio contro i padovani, il Treviso incassava l'unica sconfitta di questa annata: un secco 1-0 in Coppa Italia che rappresenta ancora oggi l'unico neo in un percorso altrimenti immacolato. Quel precedente alimenta la voglia di rivalsa di capitan Gucher e compagni, determinati a cancellare la delusione di quella serata e a proseguire la marcia in testa alla classifica.
La formazione guidata da Edoardo Gorini arriva all'appuntamento forte del recente successo interno contro il Cjarlins Muzane, battuto 1-0 nell'ultimo turno di campionato. Un risultato che ha permesso ai biancocelesti di allungare a quattro lunghezze il vantaggio proprio sulla formazione friulana, consolidando il primato e confermando lo stato di grazia della squadra. Tuttavia, il tecnico trevigiano è ben consapevole delle insidie che nasconde questa trasferta.
La Luparense, infatti, presenta un'identità complessa che i numeri di classifica non riescono a fotografare completamente. Attualmente tredicesima, la compagine allenata da mister Beoni era partita in estate con ambizioni ben diverse, allestendo una rosa competitiva pensata per recitare un ruolo da protagonista. Le ultime settimane hanno mostrato il vero volto di questa squadra: i padovani hanno infatti fermato sul pareggio il Cjarlins Muzane e superato il Legnago Salus, rispettivamente seconda e terza forza del torneo, dimostrando di poter competere ad alti livelli quando le motivazioni sono al massimo.
Il campanello d'allarme per i padroni di casa è suonato domenica scorsa, quando l'Unione La Rocca Altavilla ha inflitto una pesante sconfitta alla Luparense. Un risultato doloroso che alimenta la fame di riscatto in vista dell'appuntamento con la capolista, ma che al tempo stesso potrebbe minare le certezze di un gruppo che fatica a trovare continuità di rendimento.
Un elemento non trascurabile nella valutazione dell'impegno è rappresentato dal fattore campo. La Luparense non conosce sconfitte interne da diciotto mesi, un dato eloquente che testimonia la solidità casalinga della formazione padovana e che impone massima attenzione agli ospiti. Lo Stadio Casée si è trasformato in una vera e propria fortezza per i biancoblù, capaci di trasformare le mura amiche in un baluardo difficilmente espugnabile.
Proprio su questo aspetto si sofferma il tecnico del Treviso alla vigilia della partita: «Sarà una partita da affrontare con grande attenzione perché troveremo una squadra che ci ha già battuto e che ha qualità, esperienza e una rosa costruita per stare in alto – commenta mister Edoardo Gorini – Inoltre non perde in casa da un anno e mezzo e questo dice molto sul loro valore. Non sarà quindi una gara semplice, ma tutto dipenderà dal nostro atteggiamento. Dovremo restare concentrati, senza concedere nulla, perché ogni partita nasconde sempre delle insidie. L'importante è prepararla bene e scendere in campo con la giusta mentalità».
Le parole del mister biancoceleste tracciano con lucidità i contorni di una sfida che si preannuncia equilibrata e combattuta. Da un lato una Luparense ferita ma orgogliosa, desiderosa di rilanciare le proprie ambizioni stagionali davanti al pubblico amico e di confermare la superiorità già dimostrata in Coppa Italia. Dall'altro un Treviso consapevole dei propri mezzi ma rispettoso dell'avversario, chiamato a gestire le pressioni della leadership e a dimostrare di aver superato definitivamente lo scivolone di fine estate.
Per la squadra ospite si tratta di un autentico esame di maturità. Dopo aver costruito un vantaggio importante sulle dirette concorrenti, i biancocelesti devono dimostrare di saper gestire anche le partite più ostiche, quelle in cui la pressione del primato si fa sentire e dove l'avversario non ha nulla da perdere. Il gruppo a disposizione di Gorini dovrà fare affidamento sull'esperienza dei propri leader, sulla solidità difensiva mostrata nelle ultime uscite e sulla capacità di soffrire nei momenti difficili della gara.
L'appuntamento domenicale rappresenta quindi uno snodo cruciale per entrambe le formazioni, seppure con motivazioni differenti. Il Treviso vuole blindare la vetta e vendicare l'unica sconfitta stagionale, la Luparense cerca di rilanciare una stagione finora al di sotto delle aspettative e di difendere l'imbattibilità casalinga che rappresenta l'ultimo baluardo di un'annata complicata.
La sfida dello Stadio Casée dirà molto sulle ambizioni di una e dell'altra squadra, in una giornata che promette spettacolo ed emozioni per gli appassionati di calcio veneto.
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