Con quattro vittorie consecutive e un impressionante score di dieci gol segnati nelle ultime tre uscite, la SPAL di Stefano Di Benedetto sta consolidando il proprio ruolo di capolista. Al termine della netta vittoria per 0-4 in trasferta contro l'Osteria Grande, l'allenatore biancazzurro ha espresso grande soddisfazione e orgoglio per la maturità dimostrata dalla squadra.
Di Benedetto ha sottolineato l'importanza della vittoria non solo per i punti, ma per dare seguito al momento positivo della squadra. La gara contro l'Osteria Grande si presentava insidiosa, soprattutto dopo il cambio in panchina degli avversari.
«Oggi era importante vincere e dare continuità e sono contento della prestazione dei ragazzi», ha esordito l'allenatore. Ha riconosciuto il buon approccio dei padroni di casa: «Non era semplice perché dopo il cambio di allenatore tutte le squadre mettono qualcosa in più ed è ciò che mi aspettavo dall’Osteria Grande, che ha avuto un ottimo approccio alla gara, molto attento».
Il tecnico ha identificato il momento cruciale nell'essere riusciti a sbloccare il risultato, superando l'iniziale compattamento difensivo avversario: «Chiaramente si sono difesi e compattati ma devo dire che noi quando abbiamo velocizzato la manovra ci siamo sempre resi pericolosi fino a quando abbiamo sbloccato la gara, che era il momento più importante dei novanta minuti, per poi cercare di chiuderla come abbiamo fatto. I ragazzi sono stati bravi in un momento di equilibrio a mantenere la concentrazione e seguire le indicazioni, sia i terzini, che i centrali, come tutta la squadra».
Riguardo alla gestione degli attaccanti, Di Benedetto ha spiegato le sue scelte tattiche in merito all'impiego di Mattia Cozzari e del nuovo arrivato, Federico Moretti.
«Mattia veniva dall’infortunio, è pienamente recuperato e pensavo anche di impiegarlo nel secondo tempo», ha chiarito il tecnico. Per Moretti, il piano era quello di un inserimento graduale: «Per quanto riguarda Federico ha solo due allenamenti insieme a noi per cui era giusto partire con un assetto più collaudato per poi inserirlo nel secondo tempo quando gli spazi potevano aprirsi permettendogli di fare male». Il gol dell'esordiente è stato accolto con piacere: «Sono contento per il suo gol perché presentarsi così è bello e importante, per il ragazzo e per l’ambiente».
Un elogio particolare è andato a Davide Gaetani, autore della rete che ha sbloccato la gara: «Sono contento per Davide perché lo abbiamo recuperato in un momento decisivo: quando siamo venuti a vincere qui contro il Castenaso non aveva addirittura giocato, ma una sua caratteristica importante è il fiuto del gol e quindi ha dato anche lui continuità alla prestazione di domenica scorsa e sono contento abbia sbloccato la gara».
Il tema della continuità è stato centrale nel discorso di Di Benedetto, che la definisce la vera forza della squadra: «Vincere non è mai facile soprattutto in queste categorie, però la continuità che stiamo trovando sta diventando la nostra forza e ora si nota anche una certa serenità nelle giocate».
Nonostante i risultati, l'allenatore ha ribadito la necessità di mantenere un profilo basso: «Il campionato è ancora lungo, ci sono tante partite da giocare e tutte le squadre ci aspettano belle agguerrite per fare bella figura e portare via dei punti, quindi noi dobbiamo rimanere umili, sempre con i piedi per terra e lavorare partita dopo partita, quindi da domani testa al Russi».
Di Benedetto ha evidenziato la crescita di elementi meno sotto i riflettori come Mazzali e Mambelli, riservando parole di stima per Marzio Di Bartolo: «Sicuramente stanno crescendo anche tutti i ragazzi meno in vista... Marzio che aveva avuto un inizio campionato più complicato, un po’ lento, e nel momento in cui sembrava fuori dai giochi e dalle gerarchie ha stravolto tutto con il lavoro e l’impegno. È un centrocampista che lavora in silenzio ma per me è un equilibratore: noi abbiamo un centrocampo molto talentuoso, e un giocatore come lui che porta muscoli, corsa e intelligenza è fondamentale per noi per l’equilibrio».
La fase difensiva, pur non essendo l'unico focus, resta fondamentale. «Noi continuiamo a insistere sulla fase offensiva perché è normale che molto spesso le gare le giocheremo noi, cercheremo di dominarle per portare a casa il risultato pieno. Al tempo stesso dobbiamo sempre curare la fase difensiva perché il pericolo è dietro l’angolo come abbiamo visto con il Cava Ronco. La partita di oggi ha consolidato ancor di più la nostra solidità perché a parte un tiro non abbiamo concesso nulla agli avversari», ha ribadito.
In chiusura, il tecnico ha parlato della fiducia interna e del legame con la tifoseria, fattore che può fare la differenza nel prosieguo della stagione. «Devo essere sincero, dentro lo spogliatoio l’autostima non è mai stata messa in discussione e questa è stata la nostra forza dopo la sconfitta con il Medicina, perché siamo stati sempre uniti e compatti. È normale che le vittorie portano entusiasmo, l’autostima aumenta, soprattutto l’ambiente lo vedo più legato e si fa trascinare di più e questa è una cosa che può fare una gran differenza perché il pubblico che abbiamo noi non lo ha nessuno». L'affetto e l'entusiasmo dei tifosi contribuiscono a rendere il lavoro di squadra più sereno e stimolante.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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