Attilio Lombardo si racconta al salone Orientamenti 2025, ripercorrendo una carriera costruita con sacrifici e determinazione, dalla gavetta negli oratori fino ai trionfi con la maglia della Sampdoria. Oggi, come membro dello staff tecnico blucerchiato, l'ex centrocampista affronta con fiducia il momento complicato della squadra, forte dell'esperienza maturata in anni di successi e delusioni.
Il percorso di Lombardo verso il professionismo non è stato lineare. "Son dovuto crescere in fretta, a 16 giocavo ancora in una squadra di un oratorio. E guardandomi indietro mi chiedo come ho fatto ad arrivare a certi livelli. Sono approdato al Pergocrema e da lì è arrivata quella forza mentale per conquistare un qualcosa che dentro me non avevo", racconta l'ex giocatore, sottolineando come la gavetta abbia rappresentato un elemento fondamentale della sua formazione.
Prima di affermarsi nel calcio professionistico, Lombardo ha svolto diversi mestieri. "L'importante è quello che apprendi nel tuo percorso, ho fatto il barista, il meccanico prima di raggiungere questo traguardo e non me ne pento. Sono dovuto crescere in fretta, sì, ma questo mi ha portato a raggiungere i miei obiettivi. Mio padre mi ha spinto a provare nella Berretti del Pergocrema", spiega, evidenziando come quelle esperienze abbiano forgiato il suo carattere.
La filosofia che ha guidato la sua ascesa è sempre stata chiara: massima attenzione e capacità di apprendere. "La mia concentrazione era recepire quello che l'allenatore mi voleva insegnare. Poi sono passato in prima squadra e rubavo a chi aveva esperienza. Ovunque avevo degli idoli da cui carpire qualcosa. Ovunque sono andato sono sempre partito in panchina ma poi alla fine ho sempre rosicchiato qualcosa. Non mi sono mai seduto su quelli che sono stati i miei successi personali, che poi personali non sono ma sono successi di squadra", ricorda Lombardo.
Quando si parla della Sampdoria degli anni Novanta, Lombardo non ha dubbi su quale fosse l'ingrediente principale del successo. "L'unità. È stato bravissimo Paolo Mantovani negli anni a puntare prima sugli uomini. Le stelle c'erano, Mancini e Vialli, poi tutti quei giocatori che sono riusciti a instaurare un rapporto dove oltre al campo ci si ritrovava, facendo una cena normale o andando a ballare", spiega, descrivendo un gruppo che aveva compreso l'importanza della coesione.
Il metodo era chiaro: costruire prima il gruppo, poi pensare ai risultati. "L'intento era raggiungere l'obiettivo, noi avevamo la consapevolezza che se prima avessimo costruito una famiglia, il gruppo avrebbe raggiunto i traguardi. In quegli anni non dimentichiamoci delle squadre che c'erano e i giocatori che avevano. Ma posso dire che abbiamo anche un rimpianto, non aver vinto nel 1993-94. Quell'obiettivo lo vedevamo arrivare perché c'era uno spirito nello spogliatoio di una fame di raggiungere un qualcosa come gruppo", ammette l'ex centrocampista.
Tra i momenti più emozionanti della sua carriera, Lombardo non esita a citare la finale di Coppa dei Campioni del 1992. "Per chi ha vissuto tutte le stagioni, è aver portato 30mila persone a Wembley nel 1992. È la cosa che non dimenticherò mai", afferma con commozione, rivolgendo un pensiero a Gianluca Vialli, scomparso di recente, "perché manca una persona che ora non c'è più e diceva che fosse colpa sua perché aveva sbagliato diversi gol".
Rivolgendosi alle nuove generazioni, Lombardo trasmette un insegnamento fondamentale: l'importanza di avere obiettivi e la resilienza necessaria per perseguirli. "Che un obiettivo ci deve sempre essere. L'importante è che se non ci si arriva non bisogna deludersi ma riprovarci. Io reputo il calcio in quattro categorie. Se uno gioca in Serie A è perché è un giocatore da Serie A. Se uno gioca sempre in Serie B è perché è un giocatore di B ma deve avere sempre l'obiettivo di vincere sempre", dichiara.
Analizzando la situazione attuale del movimento calcistico nazionale, Lombardo individua alcune criticità strutturali. "Al giorno d'oggi, e non voglio incolpare nessuno perché sono cresciuto in un'epoca diversa, tanti lavorano per sé stessi e tanti lo fanno per la passione di vedere quel singolo giocatore fare un passo importante come anche andare in C o nei professionisti. Ma l'allenatore nel settore giovanile dovrebbe poter anche rischiare qualcosa. Basti pensare a chi ha lanciato il Camarda che ha esordito nel Milan a 16 anni, o a Pafundi che ora è con noi alla Samp. Il calcio di oggi non lascia più l'individualità di un giocatore", osserva.
La carenza di talenti rappresenta secondo Lombardo uno dei problemi principali. "Il problema grande è che in questo momento mancano i talenti, ma si possono vincere anche le partite senza quegli elementi. Noi abbiamo vinto l'Europeo e avevamo e un gruppo che in quella bolla è riuscito ad avere la mente sempre a quello che uno doveva raggiungere partita dopo partita. Era l'avversario che ti dava lo stimolo. L'Europeo l'ha vinto il gruppo. Oltre al lavoro sul campo è stato fatto tanto anche al di fuori dagli allenamenti. Mancini è stato molto bravo a intuire i momenti in cui era giusto lasciare serenità e dopo due giorni ripartire", sottolinea, riferendosi al trionfo azzurro del 2021.
Riguardo alle qualificazioni mondiali, Lombardo esprime cautela ma anche fiducia nel lavoro del commissario tecnico Gennaro Gattuso. "Spero di no. Ed è una situazione che ho vissuto quando siamo stati eliminati dalla Macedonia del Nord, il tutto quattro mesi dopo aver vinto un Europeo. Gattuso è un allenatore che ha la capacità di far capire cosa vuol dire indossare la maglia della Nazionale, poi dipenderà anche dagli avversari ma se i giocatori riusciranno a mettere in campo cosa dice il Ct, si può arrivare alla fase finale dei Mondiali. Poi tra il dire e il fare ci sono di mezzo due partite. Se l'Italia non sarà tranquilla? Lì deve essere bravo Gattuso: ci vuole personalità, e anche un po' di fortuna. Se penso a come siamo usciti noi con la Macedonia con l'unico tiro in porta, voleva dire che non era serata", afferma.
Infine, Lombardo affronta il tema della difficile situazione attuale della Sampdoria con determinazione e spirito positivo. La ricetta per superare il momento negativo richiama i valori che hanno caratterizzato i successi del passato: coesione e fiducia nel lavoro quotidiano.
"Tutti crediamo in quello che facciamo. Se siamo 27 giocatori più tutto lo staff (tecnico, medico, comunicazione ecc) che crediamo che si può raggiungere l'obiettivo allora si può uscire da questa situazione. Non aspettiamo gennaio. Step by step: Juve Stabia, Spezia, ecc. Poi a gennaio ci penseremo", conclude Lombardo, indicando l'approccio pragmatico necessario per invertire la rotta: concentrazione partita dopo partita, senza guardare troppo lontano, ma costruendo giorno dopo giorno le basi per risalire la classifica.
Un messaggio chiaro che richiama lo spirito di quella Sampdoria vincente, dove l'unità del gruppo rappresentava la forza principale. Una lezione del passato che può ancora indicare la strada per il presente.
Altre notizie - Serie B
Altre notizie
- 23:45 Mantova, scatta il divieto di trasferta per due mesi: il presidente Piccoli contesta la sanzione
- 23:30 Varesina eliminata dalla Coppa: il Club Milano passa con un gol di Rigo
- 23:15 Falzerano saluta il Monopoli: risoluzione consensuale per il centrocampista
- 23:00 L'Unipomezia ai quarti di Coppa Italia Serie D: battuto il Notaresco
- 22:45 Lombardo e la Sampdoria: «Usciremo da questo momento difficile credendo nel nostro lavoro»
- 22:30 Nocerina ai quarti di Coppa Italia: Castrumfavara battuto 2-0
- 22:15 Barletta, Fasano e non solo su Donida: la situazione
- 22:10 ufficialeVolto nuovo in casa San Marino. Confermata la nostra esclusiva
- 22:05 ufficialeMonastir, Suazo saluta e sale in Serie C
- 22:00 Coppa Italia: il Francavilla elimina il Fasano ai rigori dopo una rimonta thrilling
- 21:55 ufficialeC'è una rescissione in casa Albinoleffe
- 21:50 L'Aquila, fatta per il nuovo centrocampista. E non è Nunes (va a Taranto?)
- 21:45 Giulianova: accordo con un 27enne argentino ex Sarnese e Fasano
- 21:30 Svincolati - Esperto difensore ex Carpi, Reggina e Parma
- 21:20 Conferme sulla nostra esclusiva: fatta per Aliù al Cjarlins Muzane, i dettagli
- 21:15 L'Ancona approda ai quarti di Coppa Italia Serie D: battuto il Valmontone dal dischetto
- 21:00 Pistoiese travolgente in Coppa Italia: Asti battuto 3-1 e quarti di finale conquistati
- 20:45 Risultati finali e marcatori Ottavi di Coppa Italia Serie D
- 20:30 Svincolati - Centrocampista 32enne con quasi 400 gare tra C e D
- 20:15 Correggese ai quarti di Coppa: espugnato il "Garilli" con un'autorete, Narduzzo fenomenale
- 20:00 ufficialeIl San Marino Calcio si rinforza col difensore Alessio Pesoli
- 19:45 AlbinoLeffe, si chiude il ciclo di Paganessi: rescissione consensuale dopo nove anni in bluceleste
- 19:30 Svincolati - Sul mercato un 35enne con oltre 300 presenze da professionista
- 19:15 Scafatese, Esposito a NC: «Trastevere? Vincere sarebbe un altro segnale. La Nocerina è partita come noi...»
- 19:00 Stranieri in campo nel girone C di Serie C: più di tutte Salernitana, Casarano ed Atalanta
- 18:45 Reggina: arriva un esperto centrocampista tra gli svincolati?
- 18:40 Monastir, saluta il figlio d'arte Suazo: giocherà in C, ecco dove
- 18:34 Il Taranto non si ferma a Loiodice: gli jonici sfidano L'Aquila per un centrocampista
- 18:30 Risultato posticipo Ottavi di Coppa Italia Serie D in tempo reale!
- 18:15 Si infittisce la trama Aliù? Può inserirsi l'Union Clodiense, la situazione
- 18:00 Stranieri in campo nel girone B di Serie C: due neopromesse non ne hanno; Rimini più di tutte
- 17:45 Infortunio De Francesco, tegola Union Brescia: ecco i tempi di recupero
- 17:30 Svincolati - 24enne padovano ex Campodarsego e Clodiense
- 17:15 LND eSport: al via il Campionato Élite 2025/2026. Tutte quello che devi sapere
- 17:00 Coppa Italia Serie D, i risultati ed i marcatori degli Ottavi in attesa del posticipo
- 16:45 Rangers Qualiano, i fratelli Poziello corteggiati in Campania: la situazione
- 16:30 Svincolati - Portiere classe '91 con oltre 250 gare tra i pro
- 16:20 Torna in auge il nome di Nicola Mancino: prima alternativa per alcuni club in caso di cambio tecnico
- 16:15 Lecco, annuncio a sorpresa di Aliberti: «Entro due settimane al massimo il Lecco avrà nuovi soci»
- 16:00 Stranieri in campo nel girone A di Serie C: Triestina in pole, solo italiana la Pergolettese
- 15:45 Serie A, le designazioni arbitrali per la 12ª giornata: Sozza per il derby, a Doveri Fiorentina-Juventus
- 15:30 Svincolati - 27enne esterno offensivo ex Catania e Carrarese
- 15:15 Nardò: domenica scorsa ha esordito il 17enne Leone
- 15:00 Il segreto del Girone I è in 11 giocatori! Enna e Sancataldese usano in media un cambio a testa in più: la statistica
- 14:55 Bomba di mercato in Serie D: Aliù lascia il Legnago? Trattativa avviatissima con un altro club
- 14:45 Cosenza, Gualtieri ammette: «Ho trovato una situazione ancora più impattante rispetto a quella che immaginavo»
- 14:30 Svincolati - Terzino classe 2005 in campo 28 volte nell'ultima D
- 14:15 NC LIVE: Gli Ottavi di Finale di Coppa Italia in DIRETTA!
- 14:00 Girone H di Serie D: 39 contro 20, la forbice è folle! Ecco la classifica dei calciatori impiegati dalle singole squadre